VARZI – Un museo multimediale per Il borgo di Varzi che prosegue il suo percorso di attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Storia, innovazione e comunità rappresenteranno gli emblemi del museo multimediale del Borgo di Varzi, entrato recentemente tra i borghi più belli d’Italia, in corso di realizzazione nell’ambito della ristrutturazione e rivitalizzazione dell’edificio denominato “Casone”, antico Corpo di Guardia della Via del Sale che da Varzi, epicentro di una delle più importanti tratte commerciali del Nord Italia nel medioevo, permetteva di raggiungere il mar Ligure. Il Casone verrà collegato alla Torre Mangini recentemente donata al comune dai fratelli Mazza Galanti, permettendo ai turisti di poter visitare con un unico accesso il futuro museo multimediale e la torre dalla cui cima è possibile vedere i tetti del centro storico di Varzi ed un paesaggio mozzafiato.
Questo sarà possibile infatti grazie alla riapertura della porta che collegava le due strutture e che fu murata negli anni novanta quando il Casone fu donato al comune di Varzi. La realizzazione del primo museo interamente multimediale dell’Oltrepo Pavese nel borgo di Varzi si inserisce in un complesso sistema di interventi di valorizzazione del patrimonio storico e culturale che, grazie al coordinamento della Comunità montana, permette di restituire alla cittadinanza e rendere fruibili i tesori medievali dell’Appennino Lombardo individuati da Regione Lombardia e dall’Agenzia per la Coesione territoriale nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Un progetto articolato che, oltre al Casone di Varzi, congiungerà realtà da riscoprire come il Torrione Fieschi Doria di Bagnaria, la Fornace Romana di Massinigo, il Castello di Verde, ma anche tesori noti e già accessibili come il Castello Dal Verme di Zavattarello.
“Stiamo costruendo un unico sistema territoriale che, unito alle realtà esistenti ed ai tesori “riscoperti”, permetterà di far immergere il visitatore lungo una linea del tempo dell’Oltrepo montano – dichiara Giovanni Palli, sindaco di Varzi – che in modo innovativo e non tradizionale permetterà di far riscoprire il nostro territorio crocevia di storia, culture e popoli. Ringrazio fin d’ora – prosegue Palli – tutte le associazioni e gli studiosi che stanno e saranno chiamati a portare il loro contributo e tenere viva la memoria storica del nostro territorio. Abbiamo ingaggiato la sfida di realizzare il primo museo interamente multimediale dell’Oltrepò Pavese – commenta il Sindaco Palli – grazie a soluzioni tecnologiche di primo livello ed una narrazione, storica ed artistica, che permetterà di realizzare un percorso a 360 gradi per visitatori ed appassionati alla scoperta dell’Appennino Lombardo”.