PAVIA – In Lombardia gli agricoltori che subiranno danni causati dai cinghiali potranno indicare due operatori abilitati al contenimento dell’animale e farli operare sui propri terreni. “Con almeno novemila assalti in dieci anni tra campagne e strade provocati dai cinghiali in Lombardia, ogni iniziativa che può aiutare ad arginare l’azione distruttiva di questi animali è importante”. Così Coldiretti Pavia commenta positivamente la delibera approvata dalla Regione su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, che stabilisce la possibilità per gli agricoltori che subiscono danni causati dai cinghiali di indicare due operatori abilitati al contenimento dell’animale sui propri terreni.
“Ringraziamo l’assessore Rolfi per l’attenzione con cui guarda a questa problematica – sottolinea Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia – testimoniata da questa ulteriore misura. La situazione nelle nostre campagne è ormai insostenibile in varie aree: i cinghiali stanno mettendo a rischio la tenuta stessa delle aziende agricole, a causa delle devastazioni che provocano alle colture in campo: dal fieno, la cui qualità è compromessa dall’andirivieni di questi animali”. Non vengono infatti risparmiati – spiega Coldiretti Pavia – neanche il riso e le vigne, dove le piantine più piccole vengono sradicate mentre il frutto maturo viene mangiato”.
“Questi animali – continua Coldiretti Pavia – sconvolgono l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico, senza dimenticare il pericolo per la sicurezza delle persone sulle strade e nei centri abitati, oltre al rischio di diffusione di malattie come dimostrato dai primi casi di peste suina africana (PSA) riscontrati su cinghiali in Piemonte e Liguria ma anche in Germania, Belgio e Paesi dell’Est Europa, che rappresentano un grave campanello d’allarme per i nostri allevamenti di maiali. La Peste Suina Africana può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani”.
“Secondo le ultime stime – continua Coldiretti Pavia – a livello nazionale il numero di cinghiali ha superato i 2 milioni di esemplari. “Non c’è più tempo da perdere – dice ancora Stefano Greppi –Serve un’azione sinergica su più fronti per mettere in campo interventi decisivi e riportare sotto controllo la gestione di questi animali, sia a livello numerico che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. La delibera appena approvata – conclude il Presidente di Coldiretti Pavia – prevede anche il potere sostitutivo di Regione nei confronti di quegli Ambiti territoriali e Comprensori alpini di caccia in aree non idonee al cinghiale che non dovessero predisporre nei tempi stabiliti i piani di intervento”.