Furioso incendio distrugge un ettaro di bosco a Castellaro: 15 ore per domare le fiamme

VARZI Un furioso incendio ha distrutto oltre un ettaro di bosco a ridosso della frazione Castellaro di Varzi. I vigili del fuoco intervenuti con più mezzi hanno lavorato oltre 15 ore per spegnere le fiamme. Si teme che l’incendio possa essere doloso in quanto le fiamme sono divampate proprio a ridosso della strada, la provinciale numero 91 che collega Varzi a Castellaro transitando per Monteforte. Per questo motivo i pompieri hanno chiesto anche l’intervento dei carabinieri della stazione di Varzi che hanno già provveduto ad effettuare un sopralluogo per verificare quanto accaduto. L’incendio è divampato attorno alle 16 di venerdì pomeriggio.

In considerazione che ormai da settimane non piove e con il clima particolarmente secco le sterpaglie hanno immediatamente preso fuoco e nel giro di pochi minuti, alimentato anche da un vento tiepido e con raffiche superiori anche ai venti chilometri orari, il sottobosco ha iniziato a bruciare tanto che la colonna di fumo era visibile a chilometri di distanza. Alcuni abitanti di Castellaro quando si sono accorti delle fiamme hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco. Sul posto si sono portati due mezzi dei pompieri partiti dal distaccamento di via Turati a Voghera e due mezzi della protezione civile della Comunità montana dell’Oltrepo pavese che nel giro di mezz’ora hanno raggiunto il luogo dell’incendio.

Proprio a causa del forte vento le fiamme hanno intaccato oltre un ettaro di bosco e sottobosco e le squadre dei pompieri hanno lavorato fino a notte fonda per avere ragione delle fiamme. In considerazione poi che ieri mattina dal bosco si levavano ancora piccole colonne di fumo è stato necessario un ulteriore intervento dei mezzi della Comunità montana per bonificare tutta la zona per evitare che con queste giornate di sole e caldo anomalo, rispetto alla stagione, l’incendio potesse riprendere vigore.

Storicamente purtroppo i mesi di gennaio e febbraio sulle colline dell’Oltrepo, in presenza del perdurare della siccità, sono a massimo rischio incendi. Non a caso il più grosso incendio che devastò la riserva naturale del monte Alpe, mandando in fumo qualcosa come 141 ettari di pineta, si verificò tra il 27 e il 28 febbraio del 1990 e solo con l’ausilio di più elicotteri messi a disposizione dalla Regione si riuscì a domare le fiamme che mobilitarono oltre 100 persone.

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