BRONI – Davanti ad un parterre on line di autorità del mondo istituzionale, politico e vitivinicolo il Presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi ha scardinato, punto su punto, le illazioni avanzate da un drappello di soci che ha chiesto la sfiducia del Cda attuale di cui di discuterà nell’assemblea fissata per venerdì prossimo. “La folta partecipazione degli invitati – spiega il presidente Giorgi – dimostra la vicinanza del mondo istituzionale alla cantina e al territorio. Questo incontro on line vuole essere il primo di una serie in quanto Terre d’Oltrepò intende essere, ancora di più rispetto a quanto fatto in questi anni, un attore primario del territorio, un punto di riferimento attivo per il mondo del vino e per quello istituzionale sulla scorta di quanto rappresenta a livello economico e sociale”.
Nell’incontro di martedì pomeriggio Giorgi ha fatto il punto della situazione in merito alla mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti e del cda. “Nel pieno rispetto della trasparenza che ci ha contraddistinti dal nostro insediamento e del ruolo delle istituzioni con cui ci siamo sempre raffrontati in modo costruttivo ho delineato il lavoro svolto fino ad oggi per il bene della nostra cantina argomentando l’infondatezza tecnica e logica delle argomentazioni sollevate da un gruppo di soci che, approfittando del momento di difficoltà oggettiva, chiedono una sfiducia irrispettosa del principio di democraticità e continuità dell’azienda, producendo danni alla nostra realtà”.
Presenti all’incontro on line il viceministro all’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, gli onorevoli Elena Lucchini e Alessandro Cattaneo; Regione Lombardia era rappresentata dal direttore di Ersaf, Massimo Ornaghi, Confcooperative dai presidenti e direttori delle strutture nazionali e regionali, il socio sovventore Fondosviluppo (che è sempre stato attento e vigile sulle questioni attinenti la governance della Cantina) con i suoi rappresentanti. Hanno portato le loro attente osservazioni anche i presidenti di Confagricoltura Pavia, Giuseppe Cavagna di Gualdana, di Coldiretti Pavia, Stefano Greppi e di Cia Pavia, Davide Calvi. Il mondo del vino era rappresentato dal Presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Gilda Fugazza e dal Direttore, Carlo Veronese, dal Direttore del Consorzio del Buttafuoco Storico, Armando Colombi, dal Presidente della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, Giorgio Allegrini e dal produttore Ottavia Giorgi di Vistarino. Hanno accettato l’invito anche i vertici delle maggiori associazioni di categoria del mondo cooperativistico lombardo.
“Visti le adesioni e gli spunti emersi – spiega il Presidente, Andrea Giorgi – Terre d’Oltrepò si metterà in ascolto degli stakeholder per farsi portavoce dei bisogni non solo dei soci ma dell’intero territorio. Ci faremo promotori attivi di altri simili incontri per raccogliere le aspettative e le iniziative degli attori dell’Oltrepò Pavese per cercare di fare sintesi e di metterli in pratica attraverso strategie aziendali che abbracciano l’intero sistema vino territoriale”. Il presidente conclude: “Vogliamo essere maggiormente coinvolti, diventare parte attiva di un complesso impianto per recepire gli interessi di un territorio che deve assolutamente guardare avanti”.