E’ ancora allarme cinghiali alle porte di Voghera. Avvistati lungo il torrente Staffora e nelle vicinanze di via Negrotto Cambiaso

VOGHERA – E’ di nuovo allarme cinghiali alle porte di Voghera. Alcuni gruppi sono stati avvistati ormai da alcuni giorni sia lungo il corso del torrente Staffora appena dopo la passerella pedonale posta a valle del Ponte Rosso sia a ridosso di via Negrotto Cambiaso e strada Ilaria, a pochi metri dalle abitazioni. Ma non solo: l’altra sera un giovane che stava portando il proprio cane a fare un giro nei campi a ridosso di via Negrotto si è trovato di fronte due cinghiali di grosse dimensioni con 5 o 6 piccoli. Un grosso spavento per l’uomo ma per fortuna quando gli animali hanno sentito il cane abbaiare si sono dileguati nel nulla. Soltanto due anni fa, era infatti il 29 gennaio 2020, la Provincia di Pavia di concerto con la protezione civile di Voghera aveva messo in campo una vasta operazione di abbattimento dei cinghiali che aveva visto impegnate una decina di squadre di cacciatori che erano stati autorizzati dalla Polizia provinciale ad intervenire.

Nella zona del vogherese erano stati abbattuti 40 cinghiali tra la strada per Retorbido e strada Grippina, a ridosso dell’alveo dello Staffora. Si era trattato di un’operazione molto vasta e complessa e che era stata programmata a tavolino. Un intervento coordinato dalla Polizia provinciale di concerto con i comuni che lamentavano la presenza di cinghiali che si erano avvicinati troppo alle case da una parte e che erano causa di numerosi incidenti stradali dall’altra. La situazione era ormai divenuta insostenibile e per questo motivo era stato messo a punto un piano per garantire l’abbattimento di un numero cospicuo di capi che erano ormai divenuti troppo pericolosi.

Da mesi infatti gli abitanti di strada Grippina, via Ferretta e quelli che abitano a ridosso della provinciale che porta a Retorbido avevano più volte lamentato all’allora assessore della sicurezza urbana del comune di Voghera, Giuseppe Carbone, la presenza di intere colonie di cinghiali che, in cerca di cibo, erano arrivate perfino nei cortili e nei giardini delle case. Un problema che due anni dopo è tornato a riproporsi e ora, se le colonie di cinghiali continueranno a spingersi verso le abitazioni, per garantire l’incolumità delle persone, sarà necessario trovare una nuova soluzione.

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