PAVIA – Festività infrasettimanale senza sport (o quasi), con tutte le partite di calcio (Eccellenza e Promozione) rinviate per la forte nevicata in corso. L’unico evento sportivo al quale si può assistere oggi è al PalaRavizza di Pavia, dove alle ore 18:00 andrà in scena la partita di pallacanestro di serie B fra la Riso Scotti Pavia e la Pielle Livorno. Una sfida fra nobili decadute, ma ora ritornate in auge, e che vogliono riprendersi la propria visibilità nel panorama della pallacanestro nazionale.
La pallacanestro maschile pavese (a oggi rappresentata dall’Omnia Basket) non ha certo bisogno di presentazioni: fondata nel lontano 1933 (ma il basket in riva al Ticino era già attivo dal 1922 come sezione cestistica della Ginnastica Pavese), la piazza può vantare 21 partecipazioni a campionati di massima serie e 20 a campionati cadetti, la conquista di un titolo nazionale universitario (campionato Littorali nel 1939) e di una Coppa Italia LNP (nel 2001). Nel corso degli anni a Pavia hanno giocato sportivi illustri come il fuoriclasse Oscar Schimdt, i nazionali Tullio Rochlitzer, Raffaele Rosolen, Carlo Montemartini, Roberto Premier, Fabio Di Bella, e un giovane Danilo Gallinari divenuto poi stella NBA. Negli anni ‘50 la Pallacanestro Pavia, nel vecchio palasport di via Luigi Porta, disputò diverse amichevoli di lusso, fra le quali contro la Stella Rossa Belgrado (45-72) e contro la nazionale dell’Unione Sovietica (65-76).
Il miglior piazzamento a livello maschile è stato il 3º posto in massima serie nel campionato 1955/56, mentre a livello femminile la squadra dell’Onda Pavia si è classificata in 2ª posizione in serie A nella stagione 1963/64, perdendo lo scudetto d’un soffio e conquistando la qualificazione (poi rinunciata) alla Coppa Campioni europea. Pavia è l’unico club di tutta la provincia che ha conquistato uno scudetto juniores nazionale (U18 femminile) e ha disputato una competizione europea (la Coppa Ronchetti): avvenne con la SIVE ASD Basket Pavia femminile nella stagione 1997/98, anche se per motivi di “sponsor” le gare interne furono giocate a Novara e al PalaLido di Milano.
Differente la presentazione della pallacanestro livornese. Nella città labronica sono state sempre presenti due anime (un po’ come a Bologna), precisamente la Libertas e, appunto, la Pielle. Se la prima ha storicamente più notorietà per via di quello scudetto sfiorato per pochissimo nella stagione 1988-89 (perso di un punto soltanto in gara-5 contro Milano), la Pielle ha sempre un po’ vissuto nell’ombra della prima squadra, ritagliandosi comunque nella sua storia anche belle soddisfazioni. Il club è nato negli anni ‘50-’60 dall’associazione fra una compagnia di portuali e alcuni fuoriusciti della Libertas. Conquistata la serie A, la rivalità tra le due formazioni livornesi, al pari delle più note bolognesi, è stata tra le più accese degli anni ’80 a livello nazionale. Nel 1988 la Pielle ha partecipato alla Coppa Korac, una competizione internazionale di pallacanestro per club (l’equivalente della vecchia Coppa UEFA per il calcio), per grado successiva solo alla Coppa dei Campioni e alla Coppa delle Coppe. Dopo fusioni e fallimenti, la Pielle è stata rifondata nel 2000 e al termine di una lunga gavetta e risalita dal basso, è tornata in serie B nello scorso campionato.
Insomma, oggi alle ore 18:00 al PalaRavizza di Pavia una sfida di terza serie ma indubbiamente dal sapore antico, che farà rivivere ai più aficionados i fasti che vissero le due città negli anni ‘80 e ‘90. La Riso Scotti viene da un momento un po’ tribolato, forse risolto da un recente intervento di mercato sul roster, che ha permesso alla squadra allenata da coach Fabio Di Bella di tonare sul cammino vittorioso verso i playoff dopo tre brutte sconfitte di fila. I livornesi, dal canto loro, inguaiati in zona playout del girone, stanno facendo di tutto già da tempo per tirarsene fuori: hanno una squadra tosta, capace di reagire al meglio ai tanti infortuni, e sono reduci da quattro vittorie nelle ultime sei gare. Un match, dunque, che si preannuncia emozionante e “caldo” in questo freddo e nevoso mercoledì dell’Immacolata. Ingresso da 12,00 euro in su (a seconda del settore); necessari per entrare mascherina e green-pass.