L’Istituto Comprensivo Pertini di Voghera ha celebrato il 4 novembre con tutti i suoi studenti

VOGHERA – Grande e intensa la partecipazione dell’Istituto Comprensivo Sandro Pertini di Voghera alle celebrazioni cittadine per la ricorrenza del 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, che quest’anno ha coinciso con il centenario della tumulazione del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma.

Per gli alunni delle Secondarie Pascoli e Don Orione la mattinata è cominciata alle ore 8.00 con la deposizione di corone commemorative presso il Monumento ai Caduti di Nassiriya in via Gramsci e presso la Lapide di Piazza Meardi, cui ha preso parte una delegazione di studenti delle Classi Terze. È toccato poi ai più piccoli: i bambini della primaria Leonardo da Vinci hanno accolto le autorità cittadine alla lapide situata presso il Tempio Sacrario della Cavalleria, mentre gli alunni della Primaria di Oriolo, della Scuola dell’infanzia di Torremenapace e della Primaria De Amicis le hanno attese presso lo loro scuole per deporre le corone presso le lapidi lì conservate.

È poi stata la volta del raduno in Piazza Duomo e del corteo cittadino, momenti affidati alle classi 3^ H della Pascoli e alla 5^ A della De Amicis, mentre la Messa in Duomo delle ore 11.00 ha visto come protagonisti i bambini del coro della Leonardo Da Vinci composto dalle Classi Quinte, diretto dalla docente Nadia Cometto e accompagnato dal prof. Paolo Rolandi. Non sono poi mancate le iniziative interne alla scuola, come quelle della Classe 3^ G che, guidata dalle prof. Caterina Alpeggiani e Silvia Alesina, ha svolto letture di inquadramento storico e intonato l’Inno d’Italia nel cortile della Pascoli, alla presenza dei compagni di Prima e Seconda.

Insomma una mattinata intensa, dentro e fuori le mura della scuola, per partecipare a un evento che, come afferma il Dirigente Scolastico Maria Teresa Lopez, «non ha solo un’importanza storica decisiva per la costruzione dell’Italia di oggi, ma acquista un valore civico di partecipazione, coesione, consapevolezza dei valori comuni, sempre più importante in un’epoca in cui tutto rischia di appiattirsi nella dimensione “liquida” del virtuale, con punti di riferimento sempre più labili». Insomma, una vera lezione di Educazione Civica tenuta sul campo e a contatto con la città, luogo di scambio che dà e riceve senso dalla scuola.

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