VOGHERA “La tangenziale di Voghera si trova in condizioni pessime e non è certo un bel biglietto da visita per i turisti che vengono in Oltrepo. Come se non bastasse crea grossi problemi agli autotrasportatori diretti dalle nostre aziende verso i clienti. Insomma un disastro”. E’ un coro unanime quello di Marco Salvadeo, presidente Zona Oltrepo di Assolombarda e quello di Salvatore Ruggeri presidente e fondatore di Valvitalia Group che ha la propria sede a Rivanazzano Terme da dove ogni giorno partono mezzi pesanti per trasportare valvole in giro per l’Italia e non solo.
Entrambi puntano il dito contro la mancata asfaltatura della tangenziale che era stata promessa a suo tempo dal presidente della Provincia, Vittorio Poma. La tangenziale è poi passata però nelle mani di Anas e questo ha inevitabilmente creato alcuni problemi sulla gestione legata alla manutenzione e al rifacimento del tappetino bituminoso nei tratti maggiormente ammalorati.
“Una viabilità ordinaria sicura, scorrevole e veloce – dice subito Salvadeo – mi sembra parte delle condizioni minime ed essenziali che lo Stato deve assicurare a un territorio. Ma non è quanto accade con la nostra tangenziale. Bisogna provvedere e anche fare presto perchè la strada in questione si trova in pessime condizioni. Lo chiedono le imprese – ribadisce il presidente della zona Oltrepo di Assolombarda – ma anche i cittadini comuni. Con le strade in queste condizioni perdiamo in termini di attrattività del territorio a vantaggio delle zone limitrofe che accolgono turismo, imprese e investimento”.
Picchia duro Salvatore Ruggeri che va subito all’attacco: “Nonostante le promesse del presidente della Provincia Poma, la tangenziale di Voghera continua ad essere dissestata con danni agli autoveicoli a causa delle numerosissime buche esistenti ormai da anni. Ora la strada appartiene all’Anas ma Poma ad agosto aveva assicurato, attraverso un’intervista, che entro ottobre sarebbero finiti i lavori. Ma così non è – sbotta ancora Ruggeri -. Noi utenti e contribuenti non ne possiamo più di aspettare e chiediamo un intervento immediato”.