VARZI Cinque persone colpite da aneurisma all’aorta addominale salvate grazie ai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Varzi. Le ultime due, entrambe donne una di 82 anni e l’altra di 97, si sono sentite male proprio durante questa settimana. Questo evidenzia l’importanza dell’ospedale montano: probabilmente senza il tempestivo intervento dei medici queste due persone avrebbero rischiato di perdere la vita. L’aneurisma dell’aorta addominale, ovvero la dilatazione patologica della stessa, è una patologia che colpisce ogni anno circa 30mila persone, soggetti prevalentemente asintomatici (con diagnosi casuale) di età superiore a 65 anni.
L’importanza della patologia è dovuta alla sua evoluzione nel tempo, in quanto tende via via ad ingrandirsi aumentando sensibilmente il rischio di rottura e conseguente decesso del paziente. Quando diventa sintomatico, l’aneurisma dell’aorta, diventa quindi un’emergenza medica e chirurgica. Nei giorni scorsi è accaduto esattamente questo presso l’Ospedale della Comunità montana di Varzi. Si è presentata una paziente che lamentava dolore addominale, abbastanza indicativo per sede e tipo di insorgenza. Come la quasi totalità dei pazienti colpiti da questa patologia, non sapeva di avere un aneurisma dell’aorta addominale, in quanto fino a quel momento asintomatico.
Il sospetto clinico, in base all’esame obiettivo della paziente e alla sua anamnesi, è stato quello di un aneurisma dell’aorta addominale che si stesse complicando. La diagnosi è stata confermata tempestivamente anche grazie alla strumentazione donata dall’associazione SOV (Sostenitori ospedale di Varzi) che ha donato un ecografo al pronto soccorso negli anni passati, potendo così riscontrare un quadro avanzato di patologia aneurismatica dell’aorta addominale, con le caratteristiche ecografiche, oltre che cliniche, dell’emergenza chirurgica. Per le peculiarità del territorio e l’ubicazione dell’ospedale, in alta valle, in stretta collaborazione con la centrale 118 si è provveduto ad organizzare l’immediato trasporto con elisoccorso presso la chirurgia vascolare del San Matteo di Pavia, dove la paziente è stata tempestivamente operata.
“Ci tengo a ringraziare, con sentita riconoscenza e stima i medici e gli infermieri dell’ospedale di Varzi – sottolinea il sindaco Giovanni Palli – che hanno gestito questa emergenza, offrendo al paziente il percorso migliore, la centrale 118, che conoscendo il territorio ed avendo intuito la gravità della patologia, ha trovato e coordinato l’elisoccorso, garantendo un trasporto tempestivo del paziente un’altra volta l’ospedale di Varzi ha dimostrato l’importanza di un presidio sanitario montano nel nostro territorio”. “Abbiamo messo in campo una rete molto coordinata di intervento – sottolinea Maurizio Raimondi, primario di terapia intensiva dell’ospedale d Voghera – e questo ci ha permesso, tutti insieme, di coordinare le emergenze e di salvare delle vite umane”.