COLLI VERDI – Un tempo era un lussuoso albergo che ha ospitato molti turisti che sceglievano le colline attorno a Pometo e Ruino per un periodo di vacanza e relax. Con il passare degli anni l’albergo pace ha però pian piano perso il suo fascino e così i proprietari alla fine, vista la scarsità di prenotazioni, avevano deciso di chiuderlo. Da anni la struttura è completamente abbandonata e fatiscente. Non certo un bel biglietto da visita per chi dal pavese o dal piacentino sale a Pometo. Anche perché la struttura si riversa proprio sulla piazza principale del paese.
Ma ora l’amministrazione comunale di Colli Verdi, guidata dal sindaco Sergio Lodigiani, ha deciso di attivarsi per recuperare l’antico albergo che avrà così una seconda vita. L’intento è quello di riqualificarlo realizzando al suo interno una serie di servizi rivolti ai cittadini. In primis dei nuovi e moderni ambulatori medici e altri uffici mentre un’ala della struttura potrebbe essere recuperata a fini sociali e turistici regalando così un aspetto più accogliente alla struttura.
“L’Amministrazione comunale – sottolinea il sindaco Sergio Lodigiani -, in linea con quanto previsto dal proprio programma elettorale, ha deciso di acquistare l’Albergo Pace di Pometo. L’albergo, edificato agli inizi del Novecento, riammodernato e ampliato negli anni sessanta, è stato un punto di ritrovo per la popolazione e per i turisti, grazie anche alla sua posizione centrale nella piazza di Pometo”.
Dopo l’uscita dell’ultima attività commerciale, il locale è rimasto sfitto per oltre dieci anni e i segni del tempo hanno inciso sulla sua appetibilità. “Poiché la struttura negli ultimi tempi era in stato di abbandono – continua il sindaco di Colli Verdi -, il Comune ha deciso di interessarsi al suo recupero tramite l’acquisto dell’edificio che dovrebbe perfezionarsi entro la fine del mese. L’amministrazione pensa ad un progetto di riqualificazione che potrebbe prevedere il recupero di parte della struttura, anche tramite la partecipazione a prossimi bandi riguardanti il sociale e parte per l’ampiamento della piazza con annesso arredo urbano”.