Partiranno in questi giorni i lavori per il recupero e risanamento conservativo del Torrione “Fieschi-Doria” nel borgo antico medievale di Bagnaria

BAGNARIA – Prenderanno il via in questi giorni i lavori per il recupero e risanamento conservativo del Torrione “Fieschi-Doria” ubicato nel borgo antico medievale di Bagnaria. Grazie ai fondi messi a disposizione dal progetto Snai Strategia nazionale per lo sviluppo aree interne nel quale il Comune è partner con la Comunità montana dell’Oltrepo Pavese sarà realizzato questo intervento che si pone l’obiettivo di miglioramento delle condizioni e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione, attraverso azioni di valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale.

“Siamo molto soddisfatti per aver dato l’avvio ai lavori per il recupero del torrione – sottolinea il sindaco di Bagnaria, Mattia Franza – in quanto quest’opera era uno dei principali obiettivi a cui stiamo lavorando da anni, inoltre, è un bene del nostro patrimonio a cui i cittadini sono molto affezionati ed andrà ad arricchire ulteriormente il valore del nostro patrimonio storico e artistico”.

Il restauro del borgo antico, il risanamento e la sistemazione del torrione rappresentano infatti un valore aggiunto sia poiché si tratta di valorizzare un patrimonio destinato a scomparire nel tempo e a non essere conosciuto per la sua caratteristica sia poiché legato a doppio filo con la greenway che, data la sua vicinanza, risulta essere il “partner ideale” per costruire una sinergia tra percorso ed il borgo e tra il borgo e la sua naturale prosecuzione verso il castello Malaspina di Varzi e del suo borgo, comune di arrivo della greenway. Il torrione rappresenta infatti una delle poche testimonianze del sistema di presidi di difesa e la loro interazione con i borghi ed i castelli: risale ai secoli XII e XIII quando Bagnaria era feudo dei Malaspina. Subì danni per il terremoto avvenuto il 23 ottobre 1551. In seguito la torre crollò durante il terremoto del 1828, ne rimase in piedi solo uno spigolo con alcuni tratti di mura.

“Nel lungo percorso che ha portato negli scorsi anni all’ottenimento di questo importante finanziamento a valere sul progetto aree interne – spiega il consigliere comunale e provinciale Paolo Gramigna -, si era immaginata una forte sinergia tra greenway e monumenti medioevali per accrescere l’offerta esperienziale turistica. Oggi quel progetto sta prendendo forma e realtà. Dobbiamo continuare un lavoro di squadra tra amministrazione provinciale e amministrazioni locali grazie al quale si sta raccogliendo quanto seminato”.

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