Progetto da 550 mila euro per riqualificare l’ex Stazione ferroviaria di Ponte Nizza. Diventerà un punto di accoglienza per cicloamatori ed escursionisti

PONTE NIZZA – La Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, dopo una stagione estiva da record, si prepara già per la stagione turistica 2022 grazie a Comunità Ospitali, Ciclo escursionismo ed un’offerta turistica integrata tra storia, cultura, biodiversità e sport. Questi gli asset strategici ai quali sottendono i quindici cantieri aperti e gestiti in questi mesi dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne Alto Oltrepò Pavese – Appennino Lombardo.

Uno degli interventi, certamente il principale per complessità e consistenza delle risorse investite per un importo pari a 550.000 Euro, è la rigenerazione dell’ex Stazione ferroviaria di Ponte Nizza ove Regione Lombardia, grazie alla risorse del Fondo Europeo sviluppo regionale 2014 -2020, ha investito un importo pari a 500.000 Euro con un cofinanziamento pari a 50.000 Euro da parte dell’amministrazione comunale di Ponte Nizza. Un intervento fortemente voluto e programmato dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese e dai Comuni dell’Area interna proprio per il suo valore strategico in quanto legato a doppio filo con la Greenway Voghera – Varzi e che, potenzialmente, può rappresentare un importante punto di accoglienza e snodo per escursionisti e cicloamatori.

L’intervento, che rientra nell’operazione “Vie storiche dell’Appennino Lombardo”, intende valorizzare la fruizione di vie di interesse nazionale e tracciati storici come la Greenway, la Via del Sale Varzi – Portofino e la Via di San Colombano.

Un percorso di rigenerazione che permetterà di far cambiare volto, oltre che al sedime della ferrovia con la Greenway, anche all’ex stazione di Ponte Nizza, costruita tra il 1926 e il 1931 insieme alle altre opere della Ferrovia Voghera-Varzi, inaugurata il 25 Dicembre 1931 e poi soppressa nel 1966. Nuova linfa ad un contesto strategico, quanto in passato in termini occupazionali e di legame tra Valle Staffora ed aree urbane, nel presente e futuro della strategia turistica dell’Oltrepò Montano.

Il cantiere, riportano gli esperti, è complesso poiché coinvolge oltre 3.000 mq con interventi differenziati in funzione degli spazi interessati dalla rigenerazione dell’area quale il corpo centrale dell’ex stazione (250 mq), il magazzino (260mq), gli spazi esterni di pertinenza dell’ex stazione (550 mq) nonché una porzione dell’area che costeggia il tracciato della Greenway (2.100 mq).

“Da cittadino di Ponte Nizza, prima ancora che da Sindaco del Comune di Ponte Nizza, sono entusiasta – dichiara Celestino Pernigotti, Sindaco di Ponte Nizza – di poter vedere concretamente e seguire la trasformazione dell’area dell’ex stazione ferroviaria in una direzione vocata al turismo e, grazie alla previsioni della Strategia Nazionale per le aree interne, che pone il nostro territorio in una posizione strategica per l’attrattività e lo sviluppo dell’offerta turistica non solo in Valle Staffora, ma su tutto l’Oltrepò Montano. Sport, relax ed integrazione dell’offerta turistica con le molte opportunità che è già in grado di offrire il nostro territorio a partire dall’Eremo di Sant’Alberto fino all’Osservatorio Astronomico Cà del Monte di Cecima.”

“Guardiamo al 2022 con ottimismo – dichiara il Presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, Giovanni Palli – e con tantissimo lavoro da fare per farci trovare pronti e consolidare il boom di affluenze degli ultimi due anni rendendo l’Appennino Lombardo una delle principali destinazioni turistiche. L’intervento di rigenerazione dell’ex Stazione ferroviaria di Ponte Nizza rappresenta un po’ l’esempio emblematico della strategia turistica dell’Oltrepò Montano perché è in grado di coniugare ed integrare politiche diverse quali la rigenerazione e l’attrattività turistica consolidando sinergie tra progetti strategici come quello della Greenway Voghera Varzi e l’operazione di valorizzazione delle vie storiche promossa dalla Strategia Nazionale per le Aree interne.

Un progetto – conclude il Presidente Palli – di valenza strategica, insieme agli oltre 14 cantieri attivi sul territorio e coordinati dall’Ente Montano, che vedrà la luce e darà ancora più slancio alla proposta turistica della Greenway entro la primavera del 2022 in concomitanza con la conclusione dell’ultimo lotto che porterà la ciclopedonale fino al borgo di Varzi”.

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