BRONI – La cantina Terre d’Oltrepò prepara la vendemmia 2021 che scatterà, con una serie di prospettive di mercato positive, subito dopo la data di Ferragosto. Lo ha comunicato il presidente della storica cantina bronese, Andrea Giorgi che per il 18 agosto ha convocato, inizialmente, un Consiglio di Amministrazione e successivamente, per le 16,30, l’usuale riunione pre vendemmiale nella quale verranno comunicate ai soci le modalità di conferimento e l’organizzazione della vendemmia. Quest’anno è stato ulteriormente perfezionato il conferimento delle uve.
“Gli stabilimenti sono pronti e manutenuti – spiega il presidente Giorgi – Abbiamo voluto con questa vendemmia potenziare il sistema di conferimento, anche la storica cantina La Versa di Santa Maria della Versa ospiterà le operazioni in modo tale da bilanciare le produzioni delle cantine. Siamo convinti che questo modo di lavorare ci permette un controllo maggiore delle uve in entrata e quindi possiamo scrupolosamente testare con la tecnologia a disposizione la materia prima che finirà nei nostri prodotti”.
Il presidente Andrea Giorgi traccia anche un bilancio sotto il profilo commerciale. Nonostante il periodo caratterizzato economicamente dalla pandemia Covid-19 si sta chiudendo, si apre con questa vendemmia un anno con positive prospettive. “E’ stato un lasso di tempo molto difficile e complicato sotto il profilo commerciale – dice il presidente Giorgi – Il Covid ha messo a dura prova l’horeca con gravi ripercussioni sul nostro comparto. L’effetto pandemia ha colpito il settore con due lockdown duri e “severi” sotto il profilo economico, creando per tutti delle difficoltà. Nonostante questa situazione, il fatturato della nostra cantina è in aumento, le strategie messe in atto per sopperire all’emergenza hanno funzionato; ma il nostro progetto ne risulta comunque rallentato”.
Ed il futuro? Così Andrea Giorgi: “Per un anno triste e mesto che si chiude se ne apre un altro molto promettente. Infatti la nuova squadra commerciale ha piazzato la vendita di buona parte dei prodotti della vendemmia 2021 con prezzi in aumento e già fin d’ora possiamo dire che, se alcune varietà di uve avranno i soliti problemi per quanto riguarda i prezzi, ve ne sono altre che segneranno un aumento di oltre il 30%. Penso soprattutto alle uve per il Sangue di Giuda ma anche al Moscato”. Sulla base di queste strategie il presidente Giorgi avanza un’ipotesi: “Viste le nuove performance aziendali ed il nuovo posizionamento che la nostra realtà sta riuscendo ad avere sul mercato proporrò al Consiglio di Amministrazione di far sì che la cantina possa approvvigionarsi di ulteriori uve sul territorio se quelle dei soci non fossero sufficienti, per soddisfare le richieste dei nostri clienti con cui abbiamo maturato rapporti commerciali da anni”.