BRONI – Si è chiuso a favore del Comune di Broni il contenzioso che vedeva le ragioni dell’ente locale contrapposte a quelle dell’azienda Giorgi Diego Srl di Pavia, a suo tempo aggiudicataria dell’appalto per la progettazione e realizzazione della scuola primaria “Paolo Baffi” di Via De Gasperi. Il Tribunale di Pavia ha condannato l’impresa edile a versare nelle casse pubbliche di Broni una somma di circa 48mila euro (più interessi e spese legali): si tratta dello stesso importo che il Comune, per effetto di una sentenza del 2017, aveva pagato ai lavoratori di un subappaltatore della Giorgi Diego Srl.
La vicenda ha inizio nel giugno del 2013, quando le opere di carpenteria presso il cantiere della nuova scuola primaria vengono assegnate in subappalto al Consorzio Conart, che a sua volta le affida alla propria consorziata Global Servis Società Cooperativa. Gli interventi, stimati in 200mila euro, verranno tuttavia eseguiti solo in parte, perché pochi mesi più tardi (settembre 2013) il contratto di subappalto tra Giorgi Diego Srl e Consorzio Conart sarà risolto consensualmente e i lavori di carpenteria fino a quel momento effettuati saranno quantificati in 55mila euro. Per il saldo di quanto dovuto, Conart emette quindi una fattura a carico della Giorgi Diego Srl, subito trasmessa al Comune.
A questo punto però sette dipendenti della Global Servis presentano una serie di ricorsi (poi riuniti) nei confronti della stessa azienda, della Giorgi Diego Srl e del Comune di Broni chiedendo il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato con l’appaltatore e il pagamento delle loro retribuzioni. Si arriva così alla sentenza del Tribunale di Pavia, sezione lavoro, che condanna la Giorgi Diego e il Comune al pagamento delle somme rivendicate dai lavoratori per un importo (interessi compresi) di poco superiore ai 48mila euro, cifra che sarà liquidata dall’ente locale. Nel frattempo anche Conart aveva a sua volta intentato una causa contro il Comune di Broni per chiedere il saldo della fattura da 55mila euro, richiesta accolta nel 2019 dal Tribunale di Pavia.
In buona sostanza, il Comune si ritrova a pagare per gli stessi lavori di carpenteria sia il subappaltatore, sia i dipendenti della Global Servis. Da qui la scelta di agire “in regresso”, cioè chiedendo al condebitore Giorgi Diego Srl il rimborso di quanto pagato direttamente ai sette lavoratori. Azione che è stata ritenuta legittima dai giudici della Sezione Terza Civile del Tribunale, con la conseguente condanna dell’impresa edile di Pavia al pagamento di 48mila euro.–