A Voghera giro di vite contro i fenomeni legati all’abuso di bevande alcoliche in città

VOGHERA Giro di vite contro i fenomeni legati all’abuso di bevande alcoliche in città. Dalla mezzanotte di ieri è scattato il divieto di vendita, da parte degli esercizi commerciali presenti in città di bevande a gradazione alcolica conservate in frigorifero o comunque a temperature differenti di quella ambiente. Non solo: è fatto divieto a bar e ristoranti dalle 17 sino all’orario di chiusura di vendere per l’asporto bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in contenitori di vetro. Insomma la lotta dell’amministrazione guidata da Paola Garlaschelli è chiara: stop alla vendita di bevande e in particolare di birra in vetro, i cui cocci vengono spesso utilizzati da bande di extracomunitari per dar vita a scaramucce che spesso finiscono per degenerare, con feriti anche gravi.

L’assessore alla sicurezza Massimo Adriatici

Un giro di vite messo a punto, passo dopo passo, dall’assessore alla sicurezza Massimo Adriatici che ha studiato a tavolino una mossa tendente a migliorare la qualità della vita in città. Pesantissime le sanzioni che vanno da un minimo di 75 a un massimo di 450 euro per chi non rispetta le regole oltre alla chiusura del locale da 3 a 7 giorni. “L’ordinanza che è stata firmata ieri – spiega l’assessore Adriatici – è assolutamente innovativa rispetto al passato. Puntiamo a garantire maggiore sicurezza vietando ai negozi di generi alimentari, che per la maggior parte sono quelli etnici, di vendere birra e tutte quelle bevande alcoliche in vetro, che spesso e volentieri diventano arme improprie utilizzate per dar vita a litigi e scorribande oltre al fatto che molti cocci di vetro vengono abbandonati in parchi e giardini divenendo un pericolo per i bambini e per chi passeggia tranquillamente per strada”.

L’ordinanza firmata dalla sindaca Garlaschelli punta su due direzioni ben distinte. L’ordinanza, che rientra nelle “disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città” prevede infatti il divieto ai titolari e gestori di tutti gli esercizi commerciali, di detenere o conservare nel locali di esercizio (comprese le aree pertinenziali) bevande alcoliche di qualunque genere e gradazione a temperatura inferiore di quella ambiente abbassata mediante utilizzo di sistemi e apparecchi di refrigerazione e raffrescamento; agli esercizi pubblici autorizzati alla somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti), è fatto divieto, dalle ore 17.00 sino alla chiusura, di vendere per l’asporto bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in contenitori di vetro. “Tali misure – conclude Adriatici – sono connesse a finalità di tutela della salute, dell’ambiente, della sicurezza e decoro urbano”.

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