VOGHERA – Il reparto di medicina dell’ospedale di Voghera torna ad operare a pieno regime. Dopo un anno e mezzo segnato dal Covid-19 che aveva obbligato a riorganizzare tutti i posti letto per fare spazio ai pazienti affetti da Coronavirus ormai da qualche giorno l’ospedale di Voghera è tornato alle sue piene potenzialità. Questo nonostante vi sia stato negli ultimi giorni un incremento di casi positivi dovuti alla variante Delta. Comunque, alla luce dell’attuale trend epidemico, l’Asst comunica l’incremento della disponibilità dei posti letto non Covid presso l’Ospedale Civile di Voghera. La notizia più importante riguarda proprio la riattivazione del I settore della Medicina Interna e rimodulazione dei posti letto di area internistica oltre all’implementazione della disponibilità presso il reparto di Psichiatria con aumento da 9 a 14 posti letto.
Con le modifiche appena apportate sull’assetto dei posti letto, la disponibilità per i pazienti non Covid (escluso area materno-infantile e Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) risulta essere di 149 posti letto. Dunque da qualche giorno il nuovo assetto dei reparti dell’ospedale di Voghera risulta così rimodulato: 16 posti letto presso il III settore della Unità operativa complessa di Medicina Interna; 22 posti letto presso il II settore di Medicina Interna; 16 posti letto presso il I settore di Medicina Interna; 24 posti letto (20 ordinari + 4 di Stroke Unit) presso il reparto di Neurologia; 22 posti letto presso il reparto di Cardiologia-Unità di terapia intensiva cardiologica (16 degenza ordinaria, 6 di Unità di terapia intensiva cardiologica); 16 posti letto in Ortopedia; 27 posti letto presso il reparto di Chirurgia; 6 posti letto di Terapia Intensiva.
Il primario di medicina dell’ospedale di Voghera, Luigi Magnani sottolinea: “In questo momento l’ospedale di Voghera sta tornando alla quasi completa normalità. Comunque siamo nelle condizioni, in caso di necessità, di riattivare velocemente i posti letto dedicati ai pazienti Covid. Al momento – continua Magnani – la situazione è buona ma il rischio è sempre alto. Il numero dei ricoverati negli ospedali della Lombardia è stazionario, sono pochi ma non calano. Questo perchè le riaperture hanno consentito una maggior circolazione del virus. Meno persone si ammalano rispetto a prima grazie alla vaccinazione che sta andando bene”. Il dottor Luigi Magnani conclude: “Non bisogna in alcun modo abbassare la guardia. Mascherina e distanziamento sono indispensabili per evitare focolai. In questo momento molti giovani si contagiano ma se ne ammalano pochi. Ma portano il virus a persone più sensibili e a gente non ancora vaccinata. Quindi la parola d’ordine è: prudenza assoluta”