FORTUNAGO – Al nostro massimo Poeta, Dante Alighieri, è dedicata una mostra che si inaugura domenica 18 luglio, alle 17,30, al Comune di Fortunago. Luogo della manifestazione l’auditorium Giovanni Azzaretti che il Sindaco di Fortunago Pier Achille Lanfranchi definisce “una delle strutture più moderne ed efficienti dell’Oltrepò”. Ha contribuito la Regione Lombardia, per questa occasione culturale, celebrativa del settimo centenario della morte di Dante, ordinata dall’Associazione Fortunagoinarte. Un’ampia documentazione riassume le tappe letterarie e critiche che hanno dato prestigio mondiale all’opera di Dante e affermato la lingua italiana come splendido strumento di espressione e di costruzione del pensiero.
Il luogo poetico della Divina Commedia ha penetrato ogni versante della cultura: dalla filosofia alla morale, dal diritto all’estetica; un’eredità impegnativa e gloriosa da portare avanti specie nel nostro tempo così complesso dal punto di vista sociale, in cui sono messi in discussione gli aspetti fondamentali del vivere civile.
Nelle contraddizioni dell’oggi possiamo comunque maturare diversi concetti che attengono alla figura e all’opera di Dante Alighieri: il suo procedere dall’abisso verso la luce, la sua sostanziale fiducia nell’animo umano, il concetto di redenzione che deve orientare, comunque, ogni risguardo della nostra esistenza.
“Dante rimane un punto cardinale per la nostra epoca, è un poeta che potremmo chiamare ’legislatore dello spirito’, affidarsi alla lettura della Divina Commedia significa ancora oggi compiere uno dei meravigliosi viaggi che aprono la fantasia e contribuiscono alla maturità e alla comprensione del mondo reale”. Così Luigi Cavallo, curatore della sezione documentaria, considera l’insieme e l’utilità della manifestazione di Fortunago che offre al visitatore spunti per riprendere in mano qualcosa che già si è assaggiato negli studi scolastici.
Si tratta di guardare al Poeta con consapevolezza attuale e magari con uno spirito più disincantato. Al professor Pino Jelo, responsabile artistico dell’Associazione Fortunagoinarte, che si è occupato dell’aspetto più vistoso della mostra, “Le moderne interpretazioni” figurative della Divina Commedia, abbiamo chiesto quale sia l’itinerario che è stato seguito: “Alcuni autori del Novecento danno uno sfondo storico all’esposizione: Ardengo Soffici, con opere provenienti dal Museo a lui dedicato a Poggio a Caiano, il pittore belga Henry De Groux, con un’opera del 1902, Alberto Sughi, con un grande ritratto di Dante, che è l’insegna della mostra, Piero Leddi, Giuseppe Guerreschi, Floriano Bodini, Lucio Fontana, con due piccole opere, Inferno e Paradiso, del 1966, e ancora due scultori toscani, Venturino Venturi e Quinto Martini, consentono una frequentazione moderna a questo grande tema”.
“E sono stato particolarmente soddisfatto dal cospicuo riscontro che ha avuto la nostra iniziativa presso un numero nutrito di artisti contemporanei, quaranta autori, pittori, scultori, fotografi, hanno risposto con entusiasmo all’invito di partecipare a questa ‘mostra a tema’. – conclude Pino Jelo, responsabile artistico dell’Associazione Fortunagoinarte – Ognuno ha contribuito con lavori originali così che si potrà avere, visitando la mostra, un’ampia visione dei linguaggi che animano la cultura dei nostri giorni, inquietudine quanto mai feconda di orientamenti e di stili che aprono il panorama italiano su quello internazionale”.
“Fortunago , uno dei Borghi più Belli d’Italia, con questa importantissima mostra su Dante Alighieri, con opere originali di artisti dell’800, si pone all’attenzione di un pubblico sempre più attento e qualificato nel segmento del turismo culturale – dice il Sindaco Pier Achille Lanfranchi – E’ la prova della capacità di riscatto sociale e dell’orgoglio del popolo oltrepadano , dopo un periodo difficile e complicato, con l’entusiasmo di guardare al futuro sulla spinta di un nuovo Umanesimo ammnistrativo”.