Terre d’Oltrepò dice stop al mal dell’esca

BRONI – La cantina Terre d’Oltrepò sarà tra le protagoniste dell’indagine nazionale sul Mal dell’Esca 2021. Le malattie del legno e in particolare il Mal dell’Esca sono sempre più diffuse anche nel territorio italiano e i danni causati per perdita di produzione, morte di piante e perdita di qualità del vino sono enormi. Allo stesso tempo però le acquisizioni scientifiche consentono di conoscere sempre meglio il complesso dei funghi che le genera. E’ con questo intento che la cantina con sede a Broni partecipa ad un’indagine di carattere nazionale rivolta a cantine sociali, consorzi, società di consulenza e consorzi fitosanitari. Su proposta dell’agronomo di Terre d’Oltrepò, Nicola Parisi, l’azienda ha accolto l’idea che prevede quattro livelli operativi.

“Il primo – spiega Parisi – è un questionario qualitativo sull’Esca. Il secondo prevede un monitoraggio con la APP 4Grapes che comprende i rilievi fatti “spontaneamente” dalle centinaia di utilizzatori della app e i rilievi fatti da chi riempie il Questionario QE e accetta di contribuire alla raccolta dei dati in campo. Il terzo livello prevede un’analisi economica, anonima, su pochi vigneti campione. L’ultimo passaggio è un’analisi in dettaglio della diffusione della malattia tramite monitoraggio personale di un esperto”. La collaborazione nasce sulla scorta dell’interessante incontro organizzato lo scorso anno dalla cantina stessa in collaborazione con la professoressa Laura Mugnai dell’Università di Firenze – Dagri.

“Non ci dobbiamo rassegnare – spiega l’agronomo Parisi – all’idea che con il Mal dell’Esca si dovrà convivere e che si sarà costretti a subirne i danni senza avere strumenti di difesa e di prevenzione. Oggi, anche grazie ad un’attenta analisi come dell’indagine a cui parteciperemo, sono sempre più approfondite le conoscenze sulle modalità di diffusione della malattia. Di pari passo crescono le possibilità di prevenzione e di contrasto allo sviluppo dei sintomi”. Esprime soddisfazione anche il Presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi.

“Dobbiamo mettere in campo per agevolare l’attività di tutti i nostri soci ogni strategia che ci permette di limitare il pùi possobile i danni in campagna che, inevitabilmente si ripercuotono anche in ambito economico – spiega il presidente – Il progetto, infatti, si propone nelle sue finalità ultime di diventare – grazie all’apporto concreto e alla collaborazione di un numero crescente di aziende vitivinicole e attraverso lo scambio e la condivisione delle loro esperienze– una sorta di “community” tecnicoscientifica incentrata sul Mal dell’Esca per poter arrivare alla definizione di best practice nel contrasto alla malattia”.

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