Il 31 maggio si celebrerà in tutto il mondo la Giornata mondiale senza tabacco. Quest’anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha scelto come tema “Commit to Quit”, ovvero “impegnarsi a smettere”.

Secondo i dati riportati dal Ministero della Salute italiano, l’uso di tabacco è responsabile del 25 per cento di tutti i decessi per cancro a livello globale, e la nicotina e i prodotti del tabacco aumentano anche il rischio di malattie cardiovascolari e polmonari. Il consumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo, e la principale causa di morte evitabile. I dati resi noti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità delineano una situazione di vera e propria emergenza: il tabacco uccide fino alla metà dei propri consumatori e ogni anno toglie la vita a oltre 8 milioni di persone, un bilancio più che doppio rispetto a quello delle vittime stimate della pandemia di Covid-19 (dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornati al 19 maggio 2021).

I benefici che derivano dallo smettere di fumare: Entro 12 ore il livello di monossido di carbonio nel sangue diminuisce e torna a livelli normali. Entro 2-12 settimane la circolazione del sangue migliora, così come le funzioni polmonari. Entro 1-9 mesi diminuiscono la tosse e il respiro corto. Entro un anno il rischio di infarto diventa la metà di quello di un fumatore. Entro 5-15 anni il rischio di ictus diventa uguale a quello di un non fumatore. Entro 10 anni il rischio di tumore ai polmoni diminuisce fino alla metà e si riduce anche il rischio di tumori alla bocca, alla gola, all’esofago, alla vescica, alla cervice uterina e al pancreas. Entro 15 anni il rischio di infarto diventa uguale a quello di un non fumatore.

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