PAVIA – La visita di Fontana è incominciata incontrando le istituzioni del territorio, il presidente della Provincia Vittorio Poma, il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi, e i primi cittadini di alcuni Comuni. Presenti anche i consiglieri regionali del territorio. A seguire, il governatore della Lombardia e l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori hanno illustrato il piano degli interventi agli stakeholder.
Il Piano Lombardia prevede finanziamenti per 111 milioni così suddivisi: 33 milioni ai Comuni ed alle Province per il finanziamento di opere pubbliche in particolare fondi per lo sviluppo sostenibile, efficientamento energetico e infrastrutturazione digitale.
GLI INTERVENTI FINANZIATI – Ed ancora 78 milioni destinati per progetti di sviluppo del territorio: 44,5 per mobilità e ciclistica e cicloturismo, 7,7 per infrastrutture viarie e 10,3 per difesa del suolo.
Tra gli interventi finanziati, segnalati dai tavoli territoriali come prioritari, 12 milioni andranno al Centro di ricerca dell’Università di Pavia.
OPERE CHE GENERANO ANCHE NUOVA OCCUPAZIONE – Il Piano include ulteriori interventi sostenuti da Regione Lombardia e riservati al territorio: 15 per l’area urbana di Pavia, per favorire la creazione di opportunità di lavoro attraverso la riqualificazione in diverse aree dell’asta del fiume Ticino. Altri 20 milioni per lo sviluppo dell’Oltrepò Pavese nei settori patrimonio storico e ambientale, imprese turistiche e start up, riqualificazione energetica di edifici pubblici, istruzione, formazione e inclusione sociale, agricoltura, mobilità locale e salute territoriale.
TERRITORIO DIVERSIFICATO DA TUTELARE E VALORIZZARE – “Il territorio pavese è particolarmente complesso ed estremamente diversificato – ha detto Fontana – proprio per questo abbiamo lavorato con grande attenzione e cercato di rispondere in modo puntuale alle richieste a noi segnalate dagli Enti locali. Lo sviluppo della città di Pavia e della sua provincia è direttamente connesso agli interventi che abbiamo programmato”. “Abbiamo considerato – ha proseguito – proprio in ragione della estrema polverizzazione di piccoli centri distribuiti nell’area Pavese come intervenire per tutelare e valorizzare queste diversità, assicurando il nostro pieno sostegno a enti, istituzioni e imprenditoria locale”.
Fontana ha anche evidenziato “l’importanza del dialogo e della coesione che sono stati fondamentali in pandemia e lo saranno anche in futuro. Abbiamo dimostrato di essere una grande comunità solidale.”
SERTORI: 186 COMUNI, UN PATRIMONIO DA SOSTENERE – “Il Piano Lombardia – ha commentato l’assessore Sertori – è stato ideato IN SOLI SEI MESI durante la prima ondata della diffusione del coronavirus dal presidente Fontana, che fece la giusta riflessione dicendo che questa pandemia non avrebbe creato problemi solo a livello sanitario, ma ne avrebbe causati anche a livello economico e sociale”.
“Burocrazia quasi zero – ha sottolineato Sertori – e tempi rapidi: dal punto di vista della Pubblica amministrazione questo Piano non è mai stato visto prima, ed è stato una intuizione molto importante”.
(Fonte Lombardia Notizie)