COLLI VERDI – Inaugurato questa mattina a Valverde il primo Apiario del Benessere della Lombardia. Presenti il sindaco di Colli Verdi Sergio Lodigiani, il vice sindaco Danilo Marini e il sindaco di Val di Nizza Franco Campetti. Il primo Apiario del Benessere in Lombardia (il nono in Italia), è situato nel parco del castello di Verde nel comune di Colli Verdi. L’originale iniziativa è frutto dell’impegno dello studente di psicologia a Padova Marco Cavanna, 26 anni, residente in località Costa Croce nel comune di Val di Nizza. L’apiario del benessere è una casetta a cui sono state attaccate delle arnie con le api al suo esterno, ma che grazie a delle fessure (con delle retine per non far passare le api), comunicano. Ciò permette a chi entra nella casetta di poter vedere le api in sicurezza ma soprattutto di beneficiare di due cose: respirare i profumi dell’alveare, quindi del miele e delle resine e oli che le api raccolgono per fare la propoli e rilassarsi sentendo il rumore delle api che lavorano, una frequenza che è simile al rumore della natura.
“La passione delle api è nata circa 4 anni fa – racconta Marco – quando ho trovato due arnie vecchie di famiglia. Da quel momento sono cambiate un po’ di cose e mi si è aperto un mondo nuovo, affascinante e complesso: l’apicoltura. L’apicoltura mi ha appassionato fin da subito, tanto che in pochi anni, sono arrivato a possedere circa 50 famiglie di api, con molta fatica e con un grosso impegno economico. Studiando psicologia, spesso mi capita di fare delle contrapposizioni e dei paragoni con la complessa struttura sociale che hanno le api all’interno del “super organismo”.
“Del mondo dell’apiterapia e in particolare dell’Apiario del benessere, – continua Marco – ne sono venuto a conoscenza perché nei paesi dell’est Europa, le famiglie d’api oltre che per produrre miele, vengono utilizzate come un aerosol: le persone respirano con delle mascherine l’aria salubre dell’alveare. In Italia questo tipo di progetto è stato portato avanti dall’Associazione Italiana Apiterapia . Questa iniziativa mi ha colpito fin da subito tanto che mi son messo in contatto con il vicepresidente, Francesco, che mi ha spiegato tutto il funzionamento. L’anno successivo ho iniziato a costruire la casetta che ha uno scheletro in ferro (per dare robustezza) ricoperto da legno d’abete, non trattato. Alla costruzione hanno contribuito mio padre Gianni e il padre e lo zio della mia fidanzata, Bruno e Attilio”.
“Permette di beneficiare dei seguenti trattamenti: Apiaroma, beneficiare dei profumi dell’alveare ricchi di resine e olii essenziali utili per il benessere di tutto l’apparato respiratorio; Apisound, beneficiare del ronzio delle api che favorisce il rilassamento e la meditazione, un’azione di relax in sintonia con il suono della natura. – continua Marco- In tutta sicurezza è anche possibile fare la didattica con le scuole in quanto all’interno della struttura si possono ospitare diverse persone o scolaresche mentre si può illustrare e spiegare come “funziona” un alveare rimanendo all’esterno”.
“La soddisfazione più grande è stata quando sono riuscito a posizionarlo e ammirarlo nel Parco del Castello di Verde, grazie alla disponibilità di tutta l’amministrazione, del sindaco Sergio Lodigiani e del vice sindaco Danilo Marini. Non a caso è stato scelto questo contesto, ma è stato un ragionamento sulla scelta ideale per le api e per l’Apiario, cercando un luogo incontaminato, bello, accogliente e che offre un panorama mozzafiato. Un grazie va anche all’amministrazione comunale di Val di Nizza e del sindaco Franco Campetti, che mi hanno guidato e consigliato sul come poter realizzare la casetta, nel rispetto delle normative”.