ROMAGNESE – Ci sono alcuni posti nel nostro Oltrepò che lasciano senza fiato e – ironicamente parlando – non solo per la fatica di raggiungerli percorrendo ripide salite. Uno su tutti: le cascate del Rio Rivarolo, un piccolo corso d’acqua (affluente del torrente Tidone) che nel comune di Romagnese, paesino di 700 residenti abbarbicato nall’alta Val Tidone pavese, forma diverse e pittoresche cascate. Quelle più alte e ovviamente più affascinanti sono presso la località Casa Arione. Ci si arriva partendo dal cimitero del paese e percorrendo un sentiero di circa 3 km, appena ripulito e rimesso a posto dai volontari della locale Pro Loco. “In questo week-end abbiamo pulito tutto il sentiero, che parte dal campo sportivo e che arriva a Casa Rocchi, dalla sporcizia accumulata negli anni – commenta Greta Poggi, volontaria dell’associazione – Un lavoro che, in realtà, dobbiamo portare a compimento nel prossimo fine settimana, ma siamo una bella squadra e ci mettiamo tutti d’impegno per fare il nostro meglio”.
Da una prima impressione si notano tanti giovani che fanno parte del circolo che organizza anche diversi eventi sociali ed enogastronomici soprattutto nel periodo estivo. “In realtà siamo un mix di persone di tutte le età, perché ci sono anche persone più anziane, come i nostri pensionati che, per esempio, hanno appena sistemato la piazza comunale. Ognuno dà l’apporto in base alle proprie capacità: c’è chi è più specializzato nei lavori di muratura, chi nella manutenzione delle strade, chi nella sistemazione dei sentieri, ecc.. Noi giovani ci dedichiamo a tante cose, dalla tutela dei sentieri all’organizzazione di eventi”. Quali sono quelli che avete in programma per la stagione estiva ormai alle porte? “Sicuramente tante passeggiate e tanti trekking per valorizzare i nostri sentieri, e non solo quello delle cascate del Rivarolo, ma anche quelli che si dirigono verso il giardino alpino, l’orto botanico, ecc… Siamo in attesa di nuove direttive, valutando se potremo organizzare delle fiere, tipo la Brusadela, che è la fiera che si svolge annualmente a fine agosto, nella quale cerchiamo di promuovere al meglio il nostro territorio e le tradizioni del nostro paese”.
A livello di turismo, pandemia a parte, Romagnese riesce ad attirare persone da oltre i propri confini? “Nel suo piccolo Romagnese offre tutto quello che un paesino di montagna può offrire. Parlo da persona che fino allo scorso novembre ha vissuto a Milano, anche se d’estate venivo sempre qui. Nel periodo estivo il paese si ripopola con il turismo, gli eventi, le sagre, ecc., e soprattutto nel mese di agosto Romagnese si trasforma completamente: oggi nei bar ci sono pochi avventori, mentre nei mesi estivi sono tutti pieni imballati. Arrivano persone che hanno le seconde case, vengono da Milano, Pavia, Genova… La maggior parte sono originarie del nostro paese, che si sono trasferiti altrove per motivi lavorativi, ma che ogni estate ritornano al luogo natio”.
Com’è vivere (soprattutto per i giovani) in un posto di montagna come Romagnese? “Tanti miei amici lavorano in aziende agricole o in imprese di muratura. Dopo il lavoro c’è l’usanza di trovarsi nei bar, che offrono aperitivi e al sabato sera anche cene a tema. Sono modi per aggregarsi, stare insieme, e Romagnese è un comune che per i giovani ha grosse potenzialità, perché le strutture non mancano e ci sono le possibilità di fare di più rispetto a quello che c’è già. Noi come Pro Loco puntiamo a promuove tutto questo: territorio, turismo e quello che non c’è ma che ci potrebbe essere”. La Pro Loco di Romagnese dispone di un info point, che verrà aperto nei weekend estivi, dove saranno diffusi informazioni su sentieri (trekking) e sugli eventi pubblici (organizzati da Comune, Pro Loco). Per informazioni consultare la pagina instagram “prolocoromagnese”.