BRONI – In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime dell’amianto, l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha incontrato il sindaco di Broni (Pv), Antonio Riviezzi, a Palazzo Lombardia, per fare il punto sullo stato dei lavori e sull’avanzamento della bonifica nell’area ex Fibronit, Sito di interesse nazionale (Sin) per l’inquinamento da amianto.
BENE PER SITO INDUSTRIALE, NON PER ABITAZIONI PRIVATE – “Lo stato di avanzamento dei lavori di bonifica – dice Raffaele Cattaneo – è positivo per quanto riguarda il sito industriale, che in effetti è stato messo in sicurezza”. “Invece la richiesta di Regione Lombardia e del Comune di Broni al Ministero dell’Ambiente sulla riperimetrazione dell’area – ha proseguito – per estendere il Sin a tutto il territorio di Broni e includere così nella bonifica anche le abitazioni private, ha avuto risposta negativa”.
SIN, IL PERIMETRO ATTUALE – Le aree incluse nella proposta di riperimetrazione inoltrata a Roma comprendono infatti l’intero territorio comunale di Broni. L’area andrebbe ad aggiungersi infatti alle sei zone già incluse. In dettaglio, sono: ex Fibronit ed ex Ecored già acquisite al patrimonio comunale, per le quali è già in corso la messa in sicurezza e la bonifica; Fibroservice per la quale è in corso la bonifica e la messa in sicurezza a cura del privato, in quanto soggetto interessato e non responsabile dell’inquinamento; l’ex sede della scuola primaria ‘P. Baffi’ presso il plesso scolastico di viale Gramsci, di proprietà del Comune, dismessa dal settembre 2015; il liceo scientifico ‘L.G. Faravelli’, nello stesso plesso scolastico, che è di proprietà della Provincia di Pavia. Infine, la sede del Centro trasfusionale Avis, presso l’ospedale Arnaboldi in via Emilia, di proprietà dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Pavia.
NECESSITÀ DI TUTELARE SALUTE E AMBIENTE – “L’idea di ridefinire il perimetro, inserendo l’intero territorio del Comune – conclude Cattaneo – risponde alla necessità di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. Noi faremo tutto il possibile per fornire al Ministero gli elementi utili a modificare questa valutazione incomprensibile, a partire da una risposta tecnica congiunta Regione Lombardia e Comune, volta a chiarire alcuni aspetti richiesti dal Ministero”.
(Fonte Lombardia Notizie)