VOGHERA La città ricorda i morti del Covid. In una nota scritta dalla sindaca Paola Gralaschelli e pubblicata sul sito del comune di Voghera viene manifestata la vicinanza ai famigliari delle vittime del Coronavirus e l’impegno dell’amministrazione, non appena sarà possibile, cioè al termine dell’emergenza legata alla pandemia, di posare anche un cippo a ricordo delle tante vittime causate dal Covid. Da gente comune a personaggi illustri della città.
“Ad un anno dalla morte per Covid-19 dei benemeriti dottoressa Patrizia Longo e don Enrico Bernuzzi, che si sono distinti in vita per l’impegno civile e per acclarate doti umane e professionali – scrive la sindaca Paola Garlaschelli -, nell’attesa di poter commemorare tutti i nostri concittadini deceduti con manifestazioni di pubblico cordoglio e con la posa di un cippo, il Comune di Voghera ricorda tutte le vittime di Covid-19. La grande anima di una comunità vive nel ricordo dei suoi figli scomparsi, una lunga sequela di numeri, che nascondono i nomi di persone, che da marzo 2020 arriva fino ad oggi. La loro mancanza è ancora una ferita aperta per tutti noi”.
Patrizia Longo, medico di base molto conosciuta e stimata a Voghera, dove svolgeva l’attività da quasi trent’anni era morto proprio il 13 aprile ed aveva 62 anni. Aveva lasciato il marito Fausto Elettrini, noto dentista vogherese, e due figli: Luca e Andrea. Don Enrico, parroco del Duomo e di San Rocco aveva solo 46 anni e anche per lui, nonostante le cure, non c’era stato nulla da fare. Anche il parroco si era spento il 13 aprile.