BRONI – Nasce dalla volontà di rafforzare il contrasto alla violenza domestica e di genere il protocollo d’intesa recentemente sottoscritto, a titolo gratuito per entrambe le parti, da Comune di Broni e Procura della Repubblica di Pavia. Approvato nei giorni scorsi dalla giunta municipale, l’accordo mette a disposizione della Polizia Locale bronese un programma di formazione specifica e supporto in ambito giudiziario sul tema dei reati connessi alla violenza sulle donne, piaga sociale che dall’avvio dell’emergenza sanitaria (come confermano i dati Istat relativi alle richieste d’aiuto, cresciute in pochi mesi del 75% su scala nazionale) ha conosciuto un netto, drammatico incremento. Obiettivo: avere sul territorio una presenza qualificata in grado intervenire efficacemente in caso di illeciti correlati al fenomeno, coordinarsi con la Procura della Repubblica e, soprattutto, fornire un primo sostegno alle vittime di violenza.
«Il protocollo d’intesa a cui abbiamo aderito, insieme ai Comuni di Pavia, Vigevano e Stradella – spiega il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – vuole facilitare chi subisce violenza di genere, fisica o psicologica, nel ricevere un più immediato aiuto direttamente sul territorio cittadino. L’agente che andrà a seguire il percorso di formazione professionale in oggetto, infatti, avrà il compito di affiancare le vittime dei reati di violenza, non solo fornendo loro assistenza in un contesto strettamente giudiziario, ma anche sensibilizzandole verso quelle realtà, come i centri antiviolenza, che si occupano di fornire alle donne supporto e protezione a 360 gradi. Ringraziamo la Procura della Repubblica di Pavia per averci offerto questa opportunità, con la quale confidiamo di consolidare ulteriormente la lotta alla violenza di genere. E un sentito ringraziamento va al procuratore aggiunto, dottor Mario Venditti, e all’assessore alla Sicurezza del Comune di Pavia, Pietro Trivi».