MILANO – Il mercoledì nero delle ferrovie lombarde sarà ricordato sicuramente con la data di oggi 24 marzo 2021. Caos, rallentamenti e ritardi fino a tre ore per i treni a lunga percorrenza che transitano quotidianamente sulla linea Milano-Genova. Il “Thello” – l’Eurocity francese Milano-Nizza che passa da Pavia alle 15:35 e da Voghera alle 15:50 – oggi è transitato qualche minuto dopo le sei pomeridiane. E il treno svizzero che da Genova va a Zurigo (ore 15:17 a Pavia) verso le sette e mezza di sera camminava a passo d’uomo dalle parti di Castelletto Po. Un default totale, che ha lasciato inevitabili disagi anche sui treni pendolari dei tanti lavoratori che ogni sera da Milano rientrano a casa. Ma cos’è successo nel dettaglio? Ci racconta una giornata di ordinaria follia ferroviaria Davide Tiana, professore associato all’Università irlandese di Cork, che attualmente vive in Oltrepò Pavese e quasi tutti i giorni si reca all’università di Milano.
“Verso le tre e mezza / quattro è successo qualcosa di grosso sulla linea fra Pavia e Voghera – ci racconta Tiana – Un grosso guasto, dove sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco. Ignaro di tutto questo, però, io sono arrivato alla stazione di Lambrate convinto come sempre di prendere il regionale delle 17:32 per Tortona, ma che con mio grande stupore ho scoperto che era stato cancellato. Così, ho deciso di prendere il regionale delle 17:30 per Arquata Scrivia, che però non ferma a Lungavilla: sarei dovuto scendere a Pavia per poi prendere il pullman per Voghera delle 18:30. Guardando i tabelloni orari luminosi, tuttavia, ho notato che il regionale delle 16:37 per Tortona era in ritardo di un’ora e non era ancora passato. A quel punto ho preferito prendere il regionale in ritardo, soprattutto perché all’altoparlante hanno annunciato che il guasto tecnico fra le stazioni di Pavia e di Bressana Bottarone era stato risolto e che la circolazione sarebbe lentamente tornata alla normalità. Questo accadeva esattamente alle ore 17:40 di oggi”.
E, invece, cos’è successo? “Il treno per Tortona è partito in orario, quello in ritardo di un’ora da Milano Certosa è arrivato esattamente con un’ora di ritardo. Ho preso quest’ultimo, arrivando a Pavia alle 18:30 in punto quando il peggio ormai sembrava superato. Invece, il treno che è partito qualche minuto dopo le 18:30 da Pavia, è arrivato a Lungavilla alle 19:30, cioè un’ora dopo! – Il tempo di percorrenza è di 12 minuti, nda – Fino a Lungavilla, insomma, abbiamo viaggiato a passo d’uomo, quando due ore prima era stato ufficialmente annunciato, sia all’altoparlante in stazione che sull’app di Trenord, che il problema era stato risolto. Al di là del disagio dovuto al grosso ritardo, la cosa che mi ha fatto arrabbiare di più è stata la falsità di una notizia ufficiale, impedendo così ai pendolari come me di organizzarsi diversamente, per esempio, scendendo a Pavia e prendere un pullman per raggiungere l’Oltrepò”.
Purtroppo questi disservizi sulla rete ferroviaria non sono isolati, ma ormai si contano all’ordine del giorno. Ritardi, treni sostituiti da autocorse o addirittura cancellati senza apparente motivo. E non solo. Un’altra follia ferroviaria è successa lunedì sera e ce ne parla sempre Tiana. “A Lambrate il treno regionale delle ore 18:53 per Piacenza, via Pavia – Stradella, che doveva arrivare e partire dal binario 3, è stato annunciato all’ultimo in arrivo sul binario 1. Io e gli altri viaggiatori ci siamo recati su quel binario, siamo saliti a bordo del convoglio ma, solo grazie a una passeggera che ha domandato conferma al capotreno, ci siamo accorti che quello era il regionale diretto a Brescia. Ovviamente, nel frattempo, il treno per Stradella e per Piacenza era passato e partito dal terzo binario senza di noi. Così, siamo dovuti restare lì ad aspettare il treno successivo e per un soffio non siamo finiti tutti quanti per sbaglio a Pioltello”.