RIVANAZZANO TERME – Via ai lavori per risagomare l’alveo del torrente Staffora prima e dopo il ponte di Rivanazzano Terme. Per l’occasione sarà anche ricostruita la parte di argine che, dopo la sollecitazione causata dalle piene dell’autunno e dell’inverno, è scivolata in acqua all’altezza dei Giardini Mezzacane. Area che era stata prontamente chiusa per evitare che qualcuno potesse cadere nel torrente. Si tratta di opere che erano state decise dall’Ersaf già tempo fa e che ora, anche dopo il dissesto verificatori, sono prontamente state avviate. Da ieri mattina infatti sono comparse in Staffora le prime ruspe che stanno di fatto incanalando l’acqua al centro dell’alveo in modo tale da poter lavorare in piena sicurezza. Previsto il rimodellamento dell’alveo e la realizzazione dei nuovi argini dove lo Staffora li ha risucchiati in particolare nell’argine sinistro prima del ponte e destro subito dopo le arcate verso Retorbido. Nonostante nei mesi scorsi in più punti tra il ponte di Salice e quello di Rivanazzano siano stati realizzati nuovi argini con la posa di blocchi di cemento, qualche settimana fa la piena dello Staffora dovuta sia alle piogge sia allo scioglimento della neve in quota, ha eroso le sponde nei punti ancora non completamente protetti.
Addirittura poco prima del ponte di Rivanazzano la caduta dell’argine ha trascinato a valle anche un tratto dei giardini Mezzacane che sono stati prontamente cintati dal comune per evitare che qualcuno incurante del dissesto possa cadere in acqua. L’amministrazione comunale sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione e amministratori e tecnici dopo il crollo avevano effettuato diversi sopralluoghi per verificare di persona la situazione in cui versano gli argini dello Staffora in questo tratto. Dal palazzo municipale la giunta rimarca grande soddisfazione per la prontezza che in questo caso si è manifestata dall’Utr (ufficio territoriale regionale) e la disponibilità dell’Ersaf di impegnarsi nel più breve tempo possibile ad effettuare lavori già programmati nel territorio di Rivanazzano Terme per la messa in sicurezza proprio degli argini dello Staffora.
Lavori partiti ufficialmente ieri. Infatti se a monte del ponte c’è il rischio che nuove piene possano trascinare in acqua altri tratti di sponde andando ad arrecare danni anche alla pista ciclabile che orami da anni fino a Salice è percorsa quotidianamente da centinaia di ciclisti e di pedoni, a valle del ponte, sulla destra idrografica, in più occasione le sponde sono state letteralmente risucchiate dalla piene e anche in questo caso sarà necessario intervenire per evitare che questo fenomeno posa andare ad intaccare le abitazioni poste a ridosso del torrente.