SANNAZZARO D.B. – A volte ritornano, ciclicamente. Sono i progetti che stanno sul pezzo per qualche tempo, per poi tramontare in apparente maniera definitiva, ma dopo qualche anno di letargo riaffiorano a galla come immortali “highlanders”. Il mega centro commerciale di Borgarello, l’autostrada Broni-Mortara-Vercelli, il quadruplicamento ferroviario della linea Voghera-Tortona, ecc.. Il progetto di un casello autostradale sulla A7 Milano-Genova, sito idealmente fra Sannazzaro e Pieve Albignola, risale almeno agli anni ‘80 dello scorso secolo. L’idea interesserebbe in realtà anche l’Oltrepò occidentale, perché potrebbe andare a sgravare il traffico in entrata e in uscita da quello di Casei Gerola. Tuttavia, senza un’adeguata ristrutturazione delle infrastrutture viarie dell’intera provincia (strade, manutenzione ponti, circonvallazioni, varianti, ecc.) l’ipotetico casello di Pieve Albignola resterebbe una piccola cattedrale in mezzo al deserto.

Da lunedì scorso alcuni comuni della bassa Lomellina hanno vietato sulle proprie strade la circolazione dei mezzi pesanti dalle 22:00 alle 5:00, mentre quelli superiori a 7,5 tonnellate non possono più passare in fascia “pendolare” dalle 7:00 alle 8:30. Si tratta di Scaldasole (comune sito sulla S.P. Voghera-Vigevano) e di Lomello (dove si incrociano due trafficate arterie come la S.P. Pavia-Alessandria e la ex S.S. Novara – Tortona – Novi Ligure). “Le ordinanze di divieto del traffico pesante emesse da questi comuni sono un grido d’allarme contro l’invasione dei camion – ha dichiarato Roberto Zucca, sindaco di Sannazzaro – Il casello di Pieve Albignola serve per alleggerire il traffico dai paesi che stanno soffocando nello smog e nel rumore”. Il neonato comitato dei sindaci della Lomellina vuole spingere gli enti locali (Provincia e Regione) a promuovere l’opera “necessaria per favorire il rilancio del territorio”. L’Oltrepò resta alla finestra e rimane a guardare cosa accadrà nei prossimi tempi appena al di là del fiume Po.