VARZI – I Sostenitori Ospedale Varzi, Sov onlus hanno donato all’ospedale uno strumento ad alti flussi per il sostegno respiratorio. L’inaugurazione si è tenuta questa mattina presso il presidio ospedaliero alla presenza, tra gli altri, del direttore di Asst Pavia Michele Brait, di Paolo Puorro, direttore amministrativo dell’Asst, di Paolo Valentini, direttore dell’U.O.C. Medica Presidio Oltrepò, di Angelo Marioni, direttore delle pubbliche relazioni dell’Asst, del primario di medicina Vittorio Perfetti, del sindaco e presidente della Comunità Montana Giovanni Palli, del consigliere comunale Giacomo Tagliani, della presidente della Sov Marisa Bravi con i volontari della onlus ecc… “Grazie all’ennesimo slancio di generosità dei Sostenitori dell’Ospedale di Varzi Onlus (SOV Onlus) – ha detto Michele Brait – è ora in dotazione all’Ospedale SS. Annunziata di Varzi, una apparecchiatura di sostegno respiratorio innovativa, di solito presente solo nelle unità di rianimazione”.
Questo strumento portatile (può essere messo anche in ambulanza) permette la ossigenoterapia ad alti flussi, ovvero di fornire al malato una miscela di aria arricchita di ossigeno molto fisiologica, a temperatura corporea e correttamente umidificata, con un flusso molto elevato (fino a 60 litri al minuto). Questa procedura ritarda ed in molti casi evita la intubazione del paziente. La terapia ad alti flussi sostituisce inoltre nella gran parte dei casi il casco di CPAP, migliorando in modo molto significativo il confort del paziente. La miscela aria-ossigeno viene infatti erogata tramite cannule nasali, simili ai normali “occhialini” per la erogazione dell’ossigeno. Le difficoltà respiratorie sono molto alleviate dalla miscela preriscaldata ed umidificata, che favorisce la umidificazione delle vie respiratorie ed il movimento delle ciglia respiratorie, facilitando il movimento del muco e la risoluzione della infezione polmonare.
“E’ un apparecchio di fondamentale importanza per la gestione della insufficienza respiratoria del paziente con polmonite da COVID, per l’asma bronchiale e per la BPCO. – continua Brait – Si applica a pazienti che respirano in modo autonomo ma che richiedono ossigeno a velocità più elevata, con basso ossigeno ed elevata anidride carbonica nel sangue. I componenti che vengono a contatto con il paziente sono tutti monouso, evitando in modo assoluto il rischio di contagio o infezione. Lo strumento è dotato di un sistema di autosterilizzazione. I pazienti che possono beneficiare dell’apparecchio donato dalla SOV sono i pazienti del Pronto Soccorso, i pazienti ricoverati e i pazienti che necessitano di essere trasportati in supporto respiratorio in ambulanza. Un vero passo avanti per la gestione del paziente con insufficienza respiratoria acuta, migliore rapidità di intervento ed efficacia, e al contempo confort superiore.
“Ringrazio la Sov per l’impegno profuso nei confronti del nostro ospedale. – ha detto il sindaco di Varzi Giovanni Palli – Le donazioni effettuate dalla Sov dall’anno della sua costituzione (2016) ammontano a oltre 46 mila euro che hanno permesso di acquistare dall’ecografo, ai saturimetri, allo strumento ad alti flussi. Donazioni per un presidio strategico e fondamentale per il territorio montano. La Sov, oltre a donare attrezzature, continua ad essere un esempio di volontariato per la nostra comunità. Ricordo l’apertura di una biblioteca all’interno dell’ospedale messa a disposizione dei pazienti”. “Voglio ringraziare il direttore Michele Brait, il sindaco Giovanni Palli, tutti i dipendenti dell’ospedale per il lavoro che stanno facendo e i nostri volontari Maria Teresa, Ornella, Angela, Marida, Marilena, Teresa, Elena e Agostino. – ha detto Marisa Bravi, presidente della Sov Naturalmente un ringraziamento va alla nostra popolazione che ci ha permesso di raccogliere i fondi per poter acquistare questi strumenti”.