VOGHERA – I lavori alla Recology sono ufficialmente conclusi con un risparmio sullo sgombero del capannone di circa 200 mila euro. Il 9 dicembre 2020 è stato effettuato il collaudo dell’area che ora potrà avere una nuova destinazione d’uso. Nel frattempo, dopo le operazioni di smaltimento rifiuti, sono state restituite le chiavi di questa struttura ai proprietari dell’immobile, cioè la famiglia Zonca. In questi giorni inoltre verrà effettuata la rendicontazione delle spese sostenute per lo smaltimento di oltre 5mila tonnellate di rifiuti di vario genere, tra cui diverse tonnellate di pneumatici esausti. Insomma si va verso la fase conclusiva di una vicenda che è andata avanti per anni.
Una vicenda nata nel 2013 quando la Provincia aveva rilasciato alla società Recology l’autorizzazione per la realizzazione ed esercizio di messa in riserva, selezione, cernita e recupero dei rifiuti speciali non pericolosi, disponendo il versamento della relativa polizza fidejussoria di 233mila euro. Autorizzazione che era stata revocata dalla Provincia in data 16 marzo 2016 per inottemperanza alle prescrizioni contenute nell’autorizzazione stessa. Nel novembre 2018 la Regione Lombardia, su proposta dell’allora assessorato all’ambiente del comune di Voghera aveva stanziato la somma di oltre un milione per lo smaltimento di tonnellate di rifiuti. Ora la questione tornerà a tenere banco nel prossimo consiglio comunale.
Infatti i consiglieri dell’Udc, Nicola Affronti, Elisa Piombini ed Antonio Califano, hanno presentato un’interrogazione al sindaco Paola Garlaschelli per chiedere “quale sia lo stato del collaudo dei lavori di smaltimento e rimozione dei rifiuti e per avere delucidazioni in merito alle strategie che l’amministrazione intende adottare per la restituzione della somma stanziata da Regione Lombardia”. Nell’interpellanza dell’Udc si legga ancora: “Vorremmo sapere come l’amministrazione intenda procedere per l’eventuale restituzione alla Regione del denaro pubblico utilizzato per smaltimento dei rifiuti e per le relative iniziative legali nei confronti della società Zonca, proprietaria del capannone”.
L’assessore all’ambiente William Tura spiega: “I lavori all’interno del capannone sono terminati. Nelle prossime settimane verrà effettuata la rendicontazione delle opere eseguite e da una prima stima dovrebbero essere stati risparmiati circa 200 mila euro per lo smaltimento dei rifiuti. Quindi – conclude Tura – il comune si attiverà nei confronti dei soggetti che saranno chiamati a risarcire la cifra sostenuta per la messa in sicurezza del capannone”.