VOGHERA – Nonostante il periodo difficile legato al Coronavirus il reparto di endoscopia digestiva dell’ospedale di Voghera sta funzionando a pieno regime e sono molti i pazienti che si rivolgono a questa struttura per effettuare screening medici preventivi contro il cancro del colon. E grazie alle nuove metodologie entrate in funzione nei mesi scorsi il primario di endoscopia, Costanza Alvisi, può usufruire di strumentazione di ultima generazione che permette di effettuare controlli mirati sui pazienti. Il cancro del colon-retto è la seconda causa di morte per cancro nei paesi occidentali.
Lo screening organizzato con il primo livello identifica i casi positivi da inviare al secondo livello, la colonscopia, che è la vera arma efficace per la prevenzione del tumore del colon retto. Il ruolo della colonscopia, ed in particolare la sua qualità, è quindi determinante così come il suo più importante indicatore di qualità: il tasso di rilevazione di adenomi (Adr) che si correla in modo inversamente proporzionale all’incidenza di tumore. La riduzione dell’1% di Adr può comportare un rischio aumentato del 3% di tumore del colon.
É quindi molto importante poter identificare durante la colonscopia il maggior numero di polipi. Molti di questi, soprattutto se piccoli, possono sfuggire e non essere rilevati per motivi legati a diverse variabili di cui alcune soggettive, altre di natura tecnica, come il livello tecnologico degli strumenti utilizzati. Attualmente la tecnologia per la colonscopia è già molto sofisticata, ma ad aumentarne le potenzialità diagnostiche a supporto del medico nella battaglia contro il tumore del colon, si aggiunge oggi un sistema diagnostico avanzatissimo e di altissimo livello tecnologico: Cadeye, l’Intelligenza artificiale di Fujifilm, installata per la prima volta al mondo per le attività ordinarie presso l’Unità operativa di endoscopia digestiva di Voghera.