MILANO – Da domani, domenica 24 gennaio, la nostra regione (e quindi anche l’Oltrepò Pavese) torna in “zona arancione”, dopo che è stato riconosciuto un errore di calcolo nell’indice RT, che la scorsa settimana aveva fatto scattare il regime più restrittivo per tutta la Lombardia. Gioisce il governatore Attilio Fontana, ma è subito polemica con il Governo: «Abbiamo sempre fornito informazioni corrette. A Roma devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze». Altrettanto dura la replica del Ministero della Sanità, che controbatte che è stata la regione lombarda a inviare dati che la collocavano in “zona rossa”, i quali dati, poi, sono stati rettificati cambiando il numero dei soggetti sintomatici. In zona arancione si può circolare liberamente all’interno del proprio Comune, mentre è richiesta l’autocertificazione per uscire – tuttavia, coloro che vivono in un Comune con meno di 5 mila abitanti possono spostarsi in un raggio di 30 chilometri, indipendentemente dai confini comunali. Resta sempre in vigore il coprifuoco dalle dieci di sera alle cinque di mattina, i bar e i ristoranti possono lavorare sempre solo con i servizi di asporto e di consegna a domicilio, ma tutti i negozi possono rialzare le saracinesche. E’ consentito raggiungere le seconde case anche al di fuori dei confini regionali.