PAVIA – Erogati i contributi alle società sportive provinciali, ma è già polemica. Neanche un soldo a Omnia Basket, A.C. Pavia e Vogherese calcio, ovvero le massime realtà sportive della zona. Neppure alle “matricole” come il Varzi, che milita anch’essa nel campionato di Eccellenza. Pavia e Voghera, le due massime piazze sportive della provincia, sono state tagliate fuori, nonostante i campionati che affrontato – Eccellenza calcio e serie B basket – e soprattutto per i bacini di utenza. I fondi sono andati a realtà “minori”, quelle che fanno forse più aggregazione che agonismo. Ci potrebbe stare, ma non aiutare società sportive che devono affrontare mensilmente alti costi e impossibilità di incamerare introiti dal pubblico, per via degli impianti chiusi, non è assolutamente corretto.
L’Adolescere Voghera ha incassato un assegno da 8 mila euro, così come la polisportiva Arnaboldi-Campospinoso (calcio e volley) e il kartodromo “7 laghi” di Castelletto, che ne prendono sei a testa. Niente euro, invece, per le altre realtà sportive agonistiche, niente per le dilettanti impegnate in tornei regionali o addirittura nazionali. La Regione Lombardia con la fondazione Cariplo ha messo a disposizione dei benefici per le società, ma in provincia di Pavia ben 58 club richiedenti sono rimasti tagliati fuori. Furente Daniele Spairani, esponente del sedicente “governo ombra” di Pavia. “Lo scorso 14 gennaio l’assessore allo sport annunciava con orgoglio di aver ottenuto un ottimo risultato per le società pavesi – ha commentato Spairani – Oggi si scopre che ben il 70% dei club della provincia sono restati a bocca asciutta. Niente contributi per le società sportive più importanti, mentre invece le società ‘amiche’ hanno potuto stranamente respirare”.