BRALLO DI PREGOLA – Anche le telecamere di Rai 3 poco fa si sono occupate del caso dell’ambulatorio medico del Brallo rimasto senza un dottore. Intervistati il sindaco Christos Chlapanida e Aurelio Torriani, ex sindaco di Voghera e attuale assessore della giunta Garlaschelli, dal 31 dicembre in pensione come medico me che ora continuerà a svolgere la propria attività per salvare proprio l’ambulatorio del Brallo di Pregola.
Un ambulatorio che da un mese era praticamente senza un dottore e per questo motivo gli abitanti del comune più alto della Valle Staffora, per semplici patologie erano costretti a scendere sino a Varzi. Si dice soddisfatto il sindaco Christos Chlapanidas che dopo una serie di telefonate all’Ats è riuscito ad ottenere la presenza, almeno per due-tre volte alla settimana di un medico nell’ambulatorio del Brallo. E quel medico è proprio Torriani che dopo essere stato contattato dalla direttrice dell’Ats, Mara Azzi, ha accettato senza pensarci due volte, questo incarico. L’ex sindaco di Voghera, alla guida della città dal 2000 al 2010 resterà in carica almeno sino a marzo quando Ats dovrebbe nominare un medico che dovrà seguire i comuni di Menconico, Brallo e Santa Margherita di Staffora. Per anni medico condotto del Brallo era stato Giovanni Alpeggiani, un punto di riferimento per gli oltre 580 abitanti di questo comune. Alpeggiani, morto nel luglio 2019, ha lasciato un vuoto incolmabile e la figura del medico condotto fu assegnata ad un dottore che dopo alcuni mesi, in considerazione dei pochi pazienti che aveva in carico, ha abbandonato il Brallo per uno studio medico in Lomellina. Al suo posto Ats ha nominato una dottoressa che, andata in maternità, ha deciso di non salire più fino al Brallo e di continuare la propria attività a Varzi. Pertanto gli abitanti del Brallo, bisognosi di cure erano costretti a percorrere 20 chilometri in discesa e 20 in salita per raggiungere il capoluogo dell’alta valle.
“Una situazione inaccettabile – spiega il sindaco Chlapanidas – perchè il nostro già è un posto disagiato e il diritto di farsi curare è sacrosanto. Non era ammissibile che i miei abitanti fossero costretti a percorrere chilometri e chilometri per raggiungere l’ambulatorio medico. Dopo molte telefonate e richieste sono riuscito ad ottenere la presenza di un medico al Brallo nella figura di Aurelio Torriani. Non posso che essere felice per questo obiettivo raggiunto – continua il sindaco del Brallo -. Ringrazio la Comunità montana, l’Ats nella persona di Mara Azzi, il dottor Torriani e tutti coloro che hanno contribuito alla riattivazione di questo importante servizio rivolto ai cittadini. Nel comune del Brallo l’ambulatorio medico e la farmacia sono aperti e funzionanti dal lontano 1950”.
Insomma i 580 abitanti del Brallo possono ora tirare un sospiro di sollievo e questo lo si deve alla lungimiranza di Aurelio Torriani. “Siamo in un periodo molto difficile e delicato – spiega l’ex sindaco di Voghera – e per questo motivo non mi sembrava corretto lasciare vacante uno studio medico specie in una zona montana dove i collegamenti sono già difficili e questo è un servizio indispensabile per la comunità”. Torriani era andato in pensione il 31 dicembre ma la direttrice di Ats Mara Azzi lo ha convinto a proseguire l’attività. “La direttrice di Ats mi ha spiegato la difficile situazione del Brallo – spiega Torriani – e i considerazione che ho un’ampia visione del territorio ho accettato di prendere servizio in quell’ambulatorio. Tutte queste problematiche però dimostrano che governo e Regione devono al più presto puntare sul rinnovamento del sistema sanitario che sta dimostrando grandi criticità. In questo periodo contraddistinto dal Covid il medico di famiglia è oggi più che mai un punto di riferimento indispensabile: per questo ho accettato senza esitazione”.