SALICE TERME – Colpo di scena nell’asta per l’acquisizione delle Terme di Salice. La gara, che si è regolarmente chiusa martedì 24 novembre alle 15, è stata annullata in quanto l’unica società che aveva presentato l’offerta per l’acquisto dello stabilimento e del Grand Hotel non aveva i requisiti necessari legati alla concessione mineraria. In sostanza per la quarta volta di fila un nulla di fatto e tutto lo stabilimento termale resta ancora fermo al palo. L’unica proposta che era arrivata sulla scrivania del curatore fallimentare, il commercialista milanese Andrea Nannoni, era quella dell’imprenditore salicese Roberto Santinoli che già due settimane fa si era accaparrato il Nuovo Hotel Terme, l’albergo che si trova all’ingresso della località termale, di fronte alla piscina.
Santinoli nella mattinata di lunedì scorso aveva incaricato il proprio avvocato di fiducia, Giovanni Valmori, a presentare un’offerta per concorrere alla gara. Tutto regolare. Se non che, per partecipare a questa asta, fra i requisiti venivano richiesti anche quello di avere la necessaria autorizzazione all’estrazione delle acque minerarie, atto inderogabile per poter riaprire e rilanciare lo stabilimento di Salice. Mancando quel requisito i sogni che già da qualche giorno si cullavano di poter rivedere presto riaperte le Terme di Salice, chiuse ormai dal 2017, sono svaniti come in una bolla di sapone. Dalle 16 di ieri pomeriggio sul sito Fallco Aste è comparsa la scritta “Gara chiusa, gara non aggiudicata. Offerte pervenute 0”. In realtà come detto una c’era ma mancando i requisiti tutto è svanito nel nulla.
Per accaparrarsi lo stabilimento e il Grand Hotel bisognava presentare un’offerta minima di 1milione e 574 mila euro mentre il prezzo base era di 2 milioni e 98 mila euro. Tutto sarà ora rinviato al 2021. Il sindaco di Godiasco Salice Terme, Fabio Riva si dice rammaricato: “Ho dapprima appreso con grande entusiasmo la notizia, dal Curatore fallimentare Andrea Nannoni, della presentazione di un’offerta per la quarta asta del fallimento Terme di Salice, salvo poi restare molto deluso del fatto che la stessa è stata ritenuta inammissibile. La gara è stata quindi rinviata a data da destinarsi secondo modalità che verranno stabilite dal Giudice delegato. A questo punto, considerato l’interesse dimostrato da parte di una Società offerente, non rimane che sperare nella prossima asta che, si presume, non avverrà prima di tre o quattro mesi”.