Dopo il Nuovo Hotel, Salice sogna di veder rinascere le Terme

SALICE TERME – Salice punta alla rinascita. Dopo anni di crisi che hanno portato alla chiusura di 12 alberghi e al fallimento delle Terme di Salice ora ci sono spiragli di luce per la località termale che tra gli anni 70 e 80 ha fatto da traino per il turismo dell’intera provincia. Venduto il Nuovo Hotel Terme a Roberto Santinoli, l’unico che ha partecipato all’asta per l’acquisto dello storico albergo per un valore di poco superiore ai 670 mila euro, ora si punta alla vendita, nell’asta in programma martedì 24 novembre, delle Terme di Salice, la quarta dopo tre andate completamente deserte che potrebbe ridare vivacità ad una località che oggi ha perso lo slancio di un tempo.

Ma andiamo con ordine. Roberto Santinoli si è accaparrato il Nuovo Hotel Terme lo storico albergo posto all’ingresso della località termale, chiuso ormai da anni. Per l’acquisto di questa struttura, che conta oltre 100 camere oltre ad un reparto termale annesso, verranno sborsati circa 670 mila euro. “Effettivamente all’asta avevo partecipato solo io – sottolinea Santinoli – e quindi l’albergo è divenuto di mia proprietà. Per ora ho versato una caparra pari al 10% cioè 67 mila euro e nelle prossime settimane effettuerò una serie di sopralluoghi con dei tecnici per vedere in quali condizioni si trova attualmente l’albergo. Dopo di che – continua l’imprenditore salicese – valuterò sul da farsi. In primis se acquistarlo oppure se recede dal contratto di acquisto”. L’intento sarebbe comunque quello di dare nuova vita all’ex albergo che, dopo il Grand Hotel posto nel cuore di Salice, era uno degli alberghi più gettonati della località avendo annesso anche uno stabilimento termale collegato direttamente alle Terme di Salice.

Capitolo a parte proprio per le Terme. Martedì 24 novembre, cioè la settimana prossima, ci sarà la quarta asta. Tre sono andate completamente deserte ora invece potrebbero esserci addirittura due o tre cordate di imprenditori del nord Italia interessate all’acquisto dello stabilimento termale chiuso dal 2017. Almeno in due occasioni sarebbe stato proprio il curatore fallimentare Andrea Nannoni a recarsi nella località termale per accompagnare i possibili acquirenti. Oggi l’intero complesso termale può essere acquistato con poco più di 2 milioni di euro, per l’esattezza 2 milioni e 98 mila euro. Ma la base d’asta parte da 1 milione e mezzo di euro, il che significa che possibili acquirenti potranno presentare offerte da quella cifra.

Il valore iniziale delle Terme di Salice, con cui era stata effettuata la prima asta era di 5 milioni. L’asta era andata deserta. A dicembre 2019, in occasione della seconda asta, la cifra era scesa a 3 milioni e 750 mila euro e anche in questo caso non aveva visto alcuna offerta. Deserta anche la terza asta. Oggi con poco più di 2 milioni di euro si possono acquistare l’azienda con incluse le concessioni minerarie necessarie per l’estrazione delle acque e tutti i beni mobili, le autorizzazioni, le licenze, i marchi e un rilevante patrimonio immobiliare, che comprende lo stabilimento, il Caffè Bagni, il Grand Hotel Terme, il secolare parco di Salice e la chiesa di Santa Maria Nascente.

Rispondi