BRONI – Un patrimonio in costante crescita, un avanzo di amministrazione importante e l’indice di indebitamento ridotto a pochi decimali: sono i tre parametri che certificano l’eccellente stato di forma delle finanze del Comune di Broni. Nonostante i numerosi interventi messi in campo negli ultimi anni (in materia di riqualificazione urbanistica, edilizia residenziale pubblica, servizi, cultura e sviluppo) le casse dell’ente locale versano infatti in condizioni di salute ottimali, «segno – dice il sindaco Antonio Riviezzi – di una gestione responsabile delle risorse a disposizione. Benché l’indebitamento sia diminuito, siamo riusciti ad acquisire alcuni edifici storici di pregio, che hanno aumentato il valore del patrimonio comunale, di proprietà di  tutta la cittadinanza».
Nel dettaglio, dal 2016 a oggi il patrimonio netto del Comune è cresciuto di quasi 2 milioni di euro, passando da 16.757.683,93 euro a 18.685.782,78 euro. Considerevole anche l’avanzo di amministrazione, che nel 2019 si è attestato a quota 3.802.385,70 euro (di cui liberi 757.587,44 euro). Più che buone, poi, le performance dell’ente sul piano dell’indebitamento, il cui indice, cioè il rapporto tra il debito e le entrate, nel 2019 è sceso allo 0,34%. «Se analizziamo questo dato su scala quadriennale – riprende il primo cittadino di Broni – vediamo una progressiva diminuzione dei valori di riferimento. Nel 2016 avevamo un indice di indebitamento dello 0,62%, l’anno successivo dello 0,40% e nel 2018 dello 0,36%. In pratica, in quattro anni abbiamo guadagnato 0,28 punti percentuali. Un risultato particolarmente positivo – aggiunge – se si pensa che la soglia oltre la quale non è possibile assumere nuovi prestiti è fissata dalla legge al 10%. Significa che sul piano della spesa è stato svolto un lavoro apprezzabile, senza sacrificare quegli obiettivi di crescita che costituiscono la nostra agenda amministrativa».