ROMAGNESE – Si è svolta, in una splendida giornata di sole ed in mezzo ad un incontaminato paesaggio della parte più alta della Val Tidone, la prima escursione sul ‘Sentiero del Tidone’ dopo il lungo lockdown dovuto al Covid. I partecipanti hanno avuto l’occasione di conoscere meglio e da vicino questi luoghi poco frequentati ma che nulla hanno da invidiare a celebri località di montagna: mucche, capre e asini al pascolo sono parte degli “abitanti” di questi luoghi che si trovano nel comune di Romagnese, in provincia di Pavia, a ridosso della sorgente del torrente Tidone. L’inizio del torrente coincide anche con il chilometro 69 (ovvero l’ultimo) del ‘Sentiero del Tidone’. che indica la distanza dal punto di partenza (dove il Tidone si immette nel fiume Po) nel comune di Rottofreno.
Sotto la guida di Mirna Filippi (guida AIGAE, una delle due guide ufficiali del Sentiero), che per l’intera giornata ha dispensato informazioni storiche e naturalistiche dei luoghi attraversati, i presenti hanno percorso i 12 chilometri con sosta all’azienda agricola ‘Sassi Neri’ di Pozzallo di Romagnese, che alleva capre e produce ottimi formaggi, e una successiva visita, a fine escursione, al bellissimo museo della Civiltà Contadina allestito nelle sale del castello di Romagnese. “Questa è la prima escursione organizzata nel comune di Romagnese – afferma Daniele Razza, presidente dell’associazione ‘Sentiero del Tidone’ – e siamo particolarmente felici che si sia potuta realizzare. Era prevista la domenica precedente (30 Agosto) ed era già sold-out con le prenotazioni per le limitazioni imposte dal Covid. Averla posticipata di una settimana è stata un rischio e purtroppo abbiamo perso alcune prenotazioni: averla potuta organizzare è stato pertanto particolarmente significativo. Ringrazio, a nome dell’associazione, Manuel Achille sindaco di Romagnese che ci ha sempre sostenuti, Manuel Micunco, presidente Pro Loco Romagnese, e Greta Nobili per il prezioso supporto logistico e organizzativo.
Un ringraziamento per i nostri associati Tiziana Braga e Sandro Marchesi e una menzione particolare per Mirna Filippi che ha studiato, provato e indicato il percorso e in maniera professionale ha condotto tutti i partecipanti a farsi coinvolgere in questa bellissima esperienza. Molto spesso ci si dimentica di questa zona della Val Tidone per il semplice motivo che si trova in altra regione (Lombardia) e in altra provincia (Pavia) : è un limite mentale che il Sentiero del Tidone elimina perchè, come tutti i sentieri, unisce i territori e le sue bellezze. Il contributo fotografico ricevuto dai partecipanti ne è la prova. Auspichiamo in futuro nuove collaborazioni e nuove iniziative che fanno conoscere tutte le varietà di flora e fauna che sono dislocate lungo tutta la Val Tidone: il Sentiero ne rappresenta il modo più diretto e più ‘naturale’ per poterle apprezzare e, di conseguenza, promuovere”.