VOGHERA – Seicento dipendenti hanno deciso di donare un’ora del proprio lavoro per raccogliere i fondi necessari per dimostrare la propria sensibilità all’ospedale di Voghera duramente colpito dall’emergenza Coronavirus. Grazie ai fondi raccolti sono state donate ben tre attrezzature all’Unità Operativa Complessa del reparto di rianimazione.
Nuova strumentazione per affrontare le emergenze in ospedale a Voghera è stata donata dalla Pibergroup, azienda che lavora nel mondo della plastica, all’ospedale di Voghera. Donazioni per un valore di quasi 15 mila euro che sono state possibili grazie ad un’ora di salari regalata dai 600 dipendenti delle varie aziende che fanno parte del gruppo e da fondi messi a disposizione della società stessa.
Questa mattina c’è stata la cerimonia di consegna alla presenza del direttore generale di Asst Michele Brait, di Giulio e Massimo Bergaglio proprietari della società vogherese. La donazione comprende diversi dispositivi utilizzati nell’area dell’emergenza-urgenza: in primo luogo, un massaggiatore automatico, che viene utilizzato in fase di rianimazione cardiopolmonare; un aspiratore elettrico portatile, utile per liberare dalle secrezioni le vie aeree del paziente, necessità particolarmente sentita nell’assistenza ai pazienti Covid-19 e infine è stato donato un simulatore per defibrillazione: simile in tutto e per tutto ad un defibrillatore semiautomatico che permette di addestrare il personale alla defibrillazione in diversi scenari clinici.
“Questa preziosa donazione – ha sottolineato Brait – è l’inequivocabile segno del rapporto di fiducia ormai consolidatosi tra l’Ospedale ed il suo territorio, che si concretizza con l’impegno dei lavoratori del gruppo Pibergroup che hanno donato un’ora del loro salario e della proprietà dell’azienda che ha raddoppiato l’importo, consentendo l’acquisto dei dispositivi sanitari, manifestazione di un ulteriore e significativo riconoscimento alla professionalità e all’impegno del personale sanitario che in questi mesi è stato in prima linea, con abnegazione e coraggio, nell’assistenza ai malati Covid-19”.
Brait ha concluso: “Si tratta di un gesto di grande vicinanza e di affetto da parte di tutti i dipendenti che hanno donato una parte del loro stipendio per aiutare il nostro ospedale. Tutto questo ci fa sentire apprezzati e coccolati e non possiamo che dire un grazie sincero a tutte queste persone coinvolte in questa operazione di solidarietà”.