SANTA MARGHERITA DI STAFFORA – Ho riempito un cesto di funghi porcini e sono il cane più felice del mondo. E’ stata dura trovarli, ma alla fine li mangerò con il carpaccio, nel risotto e alla fine mi papperò’ delle buonissime cappelle impannate”. Hugo il nostro Reporter a Quattro Zampe si è recato per la prima volta nella sua vita a cercare i profumati funghi porcini tra i boschi e prati dell’Alta Valle Staffora in compagnia dell’esperto cercatore Cristian. “Mi sono dovuto alzare alle quattro del mattino e alle 4.30 dopo aver fatto colazione, mi è venuto a prendere a Casanova Staffora alla guida del suo Defender, un vero esperto di funghi. Forse il pù esperto di tutto le Quattro Province. Era ancora buio e faceva un po’ frescolino. Sono entrato nell’auto e Cristian ha iniziato a guidare lungo la provinciale che sale verso Cegni”. I due amici dopo aver percorso una strada sterrata che sale dal santuario del Bocco sono finalmente arrivati sul Monte Boglelio, una delle località che si trovano sulle Vie del Sale. “Dove si devono cercare i funghi? Esistono davvero luoghi caratteristici in cui i funghi si sviluppano meglio?”. Chiede Hugo a Cristian impegnato ad accendere una torica.
“Sì e alcuni di questi luoghi si chiamano tecnicamente ‘stazioni di crescita’. – risponde Cristian mentre dai sedili posteriori tira fuori un cesto vuoto e un bastone a due punte – Per il cercatore, andar per funghi significa perlustrare questi punti facendosene una mappa. I luoghi più favorevoli sono i boschi, che rappresentano l’ambiente più ricorrente delle stazioni di crescita. Conosco tanti luoghi preziosi dove si possono trovare i porcini. Posti che mi aveva indicato mio nonno e che quindi non ti svelo. Aspetta qui mezzora”. Cristian lascia quindi Hugo vicino alla macchina e inizia a camminare verso il bosco che si trova a 200 metri per poi scomparire tra gli alberi. “Perchè mi ha lasciato da solo. Ho paura. Qui non c’è nessuno e ho appena visto spuntare due lupi lungo la strada sterrata. – Afferma Hugo mentre con la zampa destra punta impaurito la torcia in tutte le direzioni.- Non è giusto. Non mi ha voluto portare dove ci sono i funghi”. Dopo circa mezzora Cristian torna dal bosco con il cesto pieno di porcini e si avvicina ad Hugo dicendo: “Guarda che belli. Hanno una forma perfetta e sono profumatissimi. Erano tutti vicino ad un grosso albero”. Hugo perplesso domanda all’amico: “Perchè non mi hai portato? Voglio trovare qualche fungo e poi stare qui da solo non mi piace star qui da solo come un pirla”. Cristian ridendo forte risponde: “Hugo non ti dirò mai, neanche sotto tortura i luoghi che mi ha fatto scoprire mio nonno. Qui in valle è così. I nostri posti non li sveliamo a nessuno. Ora ti porto in una zona dove ci vanno tutti e potresti a trovarli anche tu”.
Intanto, passa il tempo e la lancetta dell’orologio segna le 8. A quell’ora dalla strada sterrata salgono diverse auto e il sole inizia a scaldare gli alberi e le foglie. “Ora vieni con me che ti porto nei prati così se sei fortunato, riesci a trovarne qualcuno. – dice Cristian rivolgendosi ad Hugo – Saliamo a destra”. I due iniziano a camminare e dopo aver percorso un sentiero all’interno del prato finiscono in una distesa di prati. Hugo inizia a correre cercando di trovare qualche porcino prima del suo amico. Ad un certo punto con la zampetta destra, il piccolo maltesino bianco, inciampa in un grosso fungo e si ribalta nel prato. Dopo essersi leccato le zampettine si accorge di essere finito in mezzo ad una trentina di funghi. “Hai visto li ho trovati anche senza di te. – Urla Hugo all’amico che è rimasto indietro.- Me li mangio tutti io”.
Cristian, dopo aver osservato attentamente i funghi inizia a ridere e ad alta voce dice: “Quelli non sono porcini, ma mazze di tamburo. Non li conosci proprio. Aahahaha”. Hugo abbassa le orecchie e inizia a correre verso Cristian con lo sguardo triste ma guardando dietro ai piedi dell’amico si accorge che ci sono dei funghi e inizia a gridare:“ Li ho trovati, li ho trovati. Alla fine li ho trovati”. Cristian si gira e nota incredulo ben quindici porcini proprio li ad un metro da lui. Si siede ed osserva Hugo che li raccoglie felice. “Alla fine anche se non mi ha voluto portare con lui li ho trovati ugualmente e stasera me li pappo tutti. – Afferma Hugo – Bau Bau”.