MILANO – Domenica 5 luglio ricorre e si celebra la prima Giornata regionale per le Montagne lombarde, istituita quest’anno a febbraio con legge regionale. Una Giornata che è stata appositamente dedicata alle montagne lombarde per promuovere e valorizzare i territori montani e sostenere la gente che in montagna vive e lavora, individuata ogni anno nella prima domenica di luglio, che rappresenta simbolicamente l’apertura della stagione turistica ed escursionistica su tutti i rifugi. La legge, approvata all’unanimità, di cui è primo firmatario il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi e sottoscritta dagli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza, si pone l’obiettivo di salvaguardare le risorse naturali delle montagne lombarde e di diffondere le culture, i saperi, gli stili di vita delle genti dei Comuni montani. Sono previste ogni anno iniziative specifiche con il CAI e l’Ufficio scolastico regionale, nonché con le Università e gli istituti di ricerca.
“E’ nostro obiettivo e dovere garantire un futuro alle “sentinelle” montane, a cominciare da alpeggiatori e rifugisti –sottolinea Alessandro Fermi-. In montagna ho sempre incontrato persone animate da grande passione e di straordinaria umanità e questa giornata vuole essere semplicemente una testimonianza concreta di rinnovata attenzione e sensibilità nei loro confronti. Dobbiamo sviluppare politiche per la montagna ancora più incisive non solo nell’ottica dell’evento delle Olimpiadi invernali, ma anche su temi importanti come il turismo, la cultura del cibo e le sue tradizioni. Quando rimane viva e vissuta, la montagna è una sicurezza per tutti. È una grande opportunità per la Lombardia soprattutto in questa fase di ripartenza dopo l’emergenza legata al Covid-19 –conclude il Presidente Fermi- e dai primi dati legati a prenotazioni e spostamenti, questa estate dovrebbe registrare un grande boom di presenze di famiglie ed escursionisti sui rifugi e sulle montagne lombarde alla riscoperta della natura e di una rinnovata socialità”.
In occasione della prima giornata regionale dedicata alle Montagne lombarde, domenica 5 luglio alle ore 12 sarà celebrata una Santa Messa in Presolana alla Cappella Savina (altitudine metri 2.085).
La Santa Messa sarà celebrata dal Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi a ricordo del 150° anniversario della prima ascensione in vetta alla Presolana, raggiunta per la prima volta da Carlo Medici, Federico Frizzoni e Antonio Curò il 4 ottobre 1870: 18 anni più tardi, nell’estate del 1888, la vetta della Presolana fu raggiunta anche dal Papa brianzolo Achille Ratti, allora sacerdote e poi pontefice col nome di Pio XI, che in Presolana salì almeno una decina di volte. La celebrazione del 5 luglio sarà dedicata a tutti i defunti scomparsi quest’anno per il Covid-19.
Il provvedimento legislativo che ha istituito la Giornata regionale ha preso spunto dall’iniziativa che lo scorso settembre aveva visto una cordata istituzionale guidata dal Presidente Fermi salire prima ai 1.906 metri della Malga Demignone ubicata nella località valtellinese di Teglio, e poi al Rifugio Nani Tagliaferri, in Val di Scalve, che con i suoi 2.378 metri è il più alto delle Orobie: una giornata dedicata ad approfondire i temi e le problematiche contenute nel progetto di educazione e sostenibilità “Save the Mountains”.
Il territorio regionale lombardo, pari a 23.862 chilometri quadrati, è caratterizzato da una compresenza di aree montuose (40,5%) che, se sommate alle aree collinari (12,4%), rappresentano quasi il 53% della superficie complessiva, con 23 Comunità montane istituite e riconosciute dalla Regione. In termini di popolazione, la Lombardia supera di poco i 10 milioni di abitanti residenti, di cui quasi il 32% concentrata nelle aree montane. Il 28,6% del flusso annuo di turisti negli esercizi ricettivi lombardi interessa le località montane. Su undici siti Unesco lombardi, cinque sono localizzati in aree montane, dove si trovano anche otto parchi regionali di grande pregio ambientale e naturalistico. Da sottolineare infine che sulle montagne lombarde sono presenti oltre 150 rifugi e circa 870 malghe, imprescindibili punti di riferimento e di appoggio per chi attraversa i sentieri montani.