VARZI – Via libera all’appalto per i lavori di sistemazione della frana di Nivione, caduta il 19 dicembre dello scorso anno e che da quel giorno ha causato la chiusura della provinciale numero 18 che collega Varzi a Fabbrica Curone. Entro la fine del mese partiranno i lavori e entro la fine di settembre la strada verrà riaperta al transito delle vetture. La Provincia giovedì ha dato l’ok definitivo per le opere di riapertura della strada e la messa in sicurezza del versante che pochi giorni prima di Natale era scivolato a valle bloccando il traffico tra valle Staffora e val Curone isolando i paesi a monte della frana: in particolare Nivione raggiungibile solo con giri lunghi e viziosi. L’appalto se lo è aggiudicato la ditta Colombo Severo di Sant’Angelo Lodigiano.
“Subito dopo la frana – spiega il presidente della Provincia, Vittorio Poma – ci siamo attivati per trovare una soluzione. C’è stata un’ottima cabina di regia tra Provincia, Comunità montana e Regione Lombardia. Non abbiamo perso tempo ed anzi abbiamo cercato di bruciare i tempi per trovare i fondi necessari e quindi redarre il progetto di messa in sicurezza definitivo di questa montagna che negli anni ha più volte creato problemi. Con lavori di massima urgenza – conclude Poma – siamo riusciti a mettere in campo tutte le nostre potenzialità e ora si parte”.
In questi giorni ci sarà un sopralluogo con la ditta che ha vinto l’appalto in modo tale che i lavori possano partire il prima possibile. Già stanziati i fondi: si tratta di 650mila euro. L’intervento ha visto l’erogazione di fondi, rispettivamente, per 300mila euro e 352mila euro da parte di Regione e Provincia. Felice il sindaco di Varzi, Giovanni Palli che a dicembre si era subito attivato con Regione Lombardia per reperire parte dei fondi (300mila euro ottenuti già a febbraio messi a disposizione dall’assessorato al territorio e protezione civile di Pietro Foroni) necessari all’esecuzione del progetto.
“Un altro passo verso un ritorno alla normalità che tanto stanno attendendo i cittadini colpiti dalla frana – dichiara il sindaco di Varzi – che non vedono l’ora di poter uscire da quello che di fatto è un isolamento. L’individuazione della ditta e l’inizio imminente dei lavori mi fanno ben sperare anche per l’indotto che ha molto risentito della chiusura del collegamento con la Val Curone. Vista la portata dell’opera – conclude Palli – l’aver reperito una somma così importante subito ad inizio anno è stato un passo decisivo che, nonostante la pandemia, ha permesso grazie alla sinergia tra Regione Lombardia, Provincia e Comune di arrivare dopo 6 mesi ad un risultato importante e insperato”.